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Mafia, omicidio Di Girgenti confessato da ex poliziotto: a luglio la sentenza

L’agguato, a dire del collaborante, avrebbe rappresentato la risposta all’omicidio di Ignazio Panepinto commesso il 30 maggio 1994

Pubblicato 3 anni fa

Battute finali del processo a carico di Pasquale Di Salvo, l’ex poliziotto che fece anche da scorta al giudice Giovanni Falcone, accusato dell’omicidio di Vincenzo Antonio Di Girgenti, commesso ad Alessandria della Rocca, il 13 settembre 1994. La parola è passata questa mattina all’avvocato Angelo Farruggia, che rappresenta il figlio della vittima, e alla difesa dell’imputato. Di Salvo, comparso in aula in video-collegamento da località segreta, è oggi collaboratore di giustizia (ma detenuto per altra causa per associazione a delinquere ed estorsione) avendo confessato alla Dda di Palermo proprio le dinamiche dell’omicidio avvenuto nell’agrigentino e che avrebbe commesso in concorso con Luigi Panepinto, Maurizio Panepinto e Calogero Panepinto. L’accusa ha chiesto nei suoi confronti la condanna a cinque anni di reclusione. L’udienza è stata rinviata al prossimo 13 luglio quando, dopo eventuali repliche, si conoscerà la sentenza. 

La ricostruzione

La ricostruzione offerta dal collaborante di giustizia circa la dinamica dell’agguato, commesso dietro compenso, troverebbe riscontro nelle indagini all’epoca condotte dai Carabinieri. L’agguato, a dire del collaborante, avrebbe rappresentato la risposta all’omicidio di Ignazio  Panepinto commesso il 30 maggio 1994.  L’imputato, in videoconferenza da località segreta, dopo che la DDA, con il sostituto procuratore Gaspare Spedale, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio contestandogli anche l’aggravante di avere agito con premeditazione, con metodo mafioso e nell’interesse di Cosa Nostra, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.

Figlio della vittima parte civile

Nell’ambito del giudizio, si è costituito parte civile il figlio di Vincenzo  Di Girgenti da tempo residente nel Regno Unito, con l’assistenza dell’avvocato. Angelo Farruggia.

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