Mafia

Mafia: torna in carcere l’ex sindaco Antonio Vaccarino; i suoi legali precisano

Torna in carcere Antonio Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano arrestato ad aprile con l’accusa di favoreggiamento aggravato alla mafia.  Il tribunale del Riesame, accogliendo il ricorso della Procura di Palermo, ha disposto l’arresto dell’ex politico, eseguito ieri sera dai carabinieri del Ros. I giudici del Riesame sono tornati a pronunciarsi su Vaccarino dopo l’annullamento in […]

Pubblicato 4 anni fa

Torna
in carcere Antonio Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano arrestato ad aprile
con l’accusa di favoreggiamento aggravato alla mafia.

 Il tribunale del Riesame, accogliendo il
ricorso della Procura di Palermo, ha disposto l’arresto dell’ex politico,
eseguito ieri sera dai carabinieri del Ros. I giudici del Riesame sono tornati
a pronunciarsi su Vaccarino dopo l’annullamento in Cassazione di una precedente
ordinanza di scarcerazione. La Cassazione aveva rinviato il procedimento ad
altra sezione del Riesame che, ieri, mutando linea ha ripristinato la misura
della custodia cautelare in carcere.

Vaccarino,
anni fa protagonista di un fitto carteggio col boss latitante Matteo Messina
Denaro, è coinvolto in una indagine che ha svelato una rete di talpe tra
ufficiali dell’Arma che avrebbero passato informazioni segrete su inchieste a
carico di Messina Denaro.

L’inchiesta
è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e
Francesca Dessì. Nei giorni scorsi l’ex sindaco è stato rinviato a giudizio.
Oltre a Vaccarino, furono arrestati l’ufficiale dei carabinieri Alfio Marco
Zappalà, accusato di rivelazione di notizie riservate, e l’appuntato Giuseppe
Barcellona, che risponde di accesso abusivo al sistema informatico. Secondo i
magistrati Barcellona, addetto a trascrivere i contenuti delle intercettazioni
disposte nell’ambito della cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro,
avrebbe passato a Zappalà, funzionario della Dia di Caltanissetta, un verbale
di conversazione tra due indagati in cui si faceva riferimento a dinamiche
interne alla famiglia mafiosa di Castelvetrano.

Non è accertato se la fuga di notizie abbia riguardato anche la parte del dialogo relativa a un possibile covo di Messina Denaro. Zappalà a sua volta avrebbe girato l’intercettazione all’ex sindaco di Castelvetrano Vaccarino che l’avrebbe data al boss Vincenzo Santangelo, condannato per mafia in passato in un processo in cui era imputato anche l’ex sindaco. Zappalà ha chiesto il processo abbreviato.

Sulla
vicenda e sul rinvio a giudizio di
Vaccarino disposto dal Giudice per le indagini
preliminari intervengono con una nota i suoi difensori, gli avvocati Baldassare
Lauria e Giovanna Angelo, che affermano: “Siamo
certi che in dibattimento la vicenda si chiuderà con l’assoluzione. Il prof Vaccarino
ha sempre collaborato con lo Stato a costo di mettere a rischio la sua vita e
la sua famiglia. Questa difesa rileva che già il Tribunale del riesame ha
annullato l’ordinanza di custodia cautelare per insussistenza indiziaria dei
reati.  In sede dibattimentale si
esaminerà dettagliatamente la vicenda, porteremo nuove evidenze che dimostrano l’assoluta
infondatezza dell’ipotesi di reato di favoreggiamento”.

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