Mafia, ucciso per fermare la scalata nel clan: due ergastoli
La seconda sezione della Corte d’assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, ha condannato all’ergastolo i presunti assassini del macellaio Felice Orlando. Si tratta di Gaspare Di Maggio e Vincenzo Pipitone, originati dei paesi di Torretta e Carini (Palermo). L’omicidio avvenne il 17 novembre 1999 nel negozio di Orlando. Secondo i collaboratori di giustizia, che hanno […]
La seconda sezione della Corte d’assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, ha condannato all’ergastolo i presunti assassini del macellaio Felice Orlando. Si tratta di Gaspare Di Maggio e Vincenzo Pipitone, originati dei paesi di Torretta e Carini (Palermo).
L’omicidio avvenne il 17 novembre 1999 nel negozio di Orlando.
Secondo i collaboratori di giustizia, che hanno aiutato gli inquirenti a ricostruire i fatti a distanza di circa vent’anni, Orlando sarebbe stato ucciso per avere tentato la scalata al potere mafioso nel quartiere palermitano dello Zen, cercando di scalzare i capi della cosca della zona, gli allora latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo, boss di Tommaso Natale.