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New Connection, il ritorno degli “scappati”: “Siamo i re di Palermo”

“Ora noi siamo diventati i re di Palermo…”. A parlare è Tommaso Inzerillo, senza sapere di essere intercettato. “Riferendosi alle vicende giudiziarie che li avevano visti coinvolti già con le inchieste del giudice Giovanni Falcone – scrivono gli inquirenti – Tommaso Inzerillo enfatizzava l’evoluzione degli eventi che aveva, in tutta evidenza secondo la cronaca giornalistica, […]

Pubblicato 5 anni fa

“Ora noi siamo diventati i re di Palermo…”. A parlare è Tommaso Inzerillo, senza sapere di essere intercettato. “Riferendosi alle vicende giudiziarie che li avevano visti coinvolti già con le inchieste del giudice Giovanni Falcone – scrivono gli inquirenti – Tommaso Inzerillo enfatizzava l’evoluzione degli eventi che aveva, in tutta evidenza secondo la cronaca giornalistica, portato ad un ritorno in auge della propria compagine, al punto di essere definiti dai media ‘‘i re di Palermo“. 

”Hanno parlato bene, perché allora questo signore …inc… Falcone, ha iniziato quaranta anni fa, ha visto allora dieci miliardi di assegni, Inzerillo, Spatola, Gambino, cose, dice ma questi…E ora non si persua… dice, ora noi siamo diventati i re di Palermo… picciotti…”, si legge in una intercettazione. L’indagato Giuseppe Lo Cascio “leggeva le frasi di un giornale che Tommaso Inzerillo gli aveva messo a disposizione: ”i nuovi re di Palermo…”, compiacendosi del nuovo titolo attribuito loro dalla stampa e delle successive parole dell’anziano boss che, riportando le parole di una persona intervistata nel quartiere, riferiva ai presenti: ”Chi sono gli Inzerillo? Brave…, qua c’è, brave persone hanno fatto del bene sempre a tutti”. Dice: ‘‘allora per questo lo vengono a cercare tutto Palermo qua…”, dicono i pm. 

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