“Oltraggio a magistrato in udienza”, assolto boss di Camastra
Ribaltato il verdetto di primo grado dove Meli, alias “U puparu”, era stato condannato a diciotto mesi di reclusione
La seconda sezione penale della Corte di Appello di Caltanissetta ha assolto “perchè il fatto non sussiste” Rosario Meli, 75 anni, considerato il boss della famiglia mafiosa di Camastra, dal reato di oltraggio a magistrato in udienza. Ribaltato il verdetto di primo grado dove Meli, alias “U puparu”, era stato condannato a diciotto mesi di reclusione. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della pena anche in secondo grado.
La vicenda scaturisce dalla denuncia presentata dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Alessia Sinatra. Durante un’udienza il boss – difeso dall’avvocato Santo Lucia – si era lamentato, rivolgendo frasi al magistrato, del diniego per un colloquio con il figlioVincenzo. Quest’ultimo, insieme al padre, è stato condannato in via definitiva nell’ambito dell’inchiesta Vultur, l’operazione della squadra mobile di Agrigento che ha fatto luce sulla famiglia mafiosa di Camastra.
Rosario Meli, attualmente detenuto nel carcere di Parma, è stato condannato a 17 anni e 6 mesi mentre il figlio Vincenzo a 14 anni e 6 mesi. Il boss era finito a processo per un fatto analogo quando, nel carcere di Agrigento, insultò un agente penitenziario. Per quest’ultima vicenda Meli è stato condannato ad otto mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale.