Licata

Licata, fiamme allo stabilimento balneare: arrestato 39enne 

L’uomo, già gravato dalla sorveglianza speciale, è stato arrestato proprio per aver violato il provvedimento ed è stato condotto in carcere

Pubblicato 2 anni fa

Svolta nelle indagini sul danneggiamento di uno stabilimento balneare in contrada Mollarella. I poliziotti del commissariato di Licata, agli ordini del vicequestore Cesare Castelli, hanno denunciato un trentanovenne del posto.

L’uomo, già gravato dalla sorveglianza speciale, è stato arrestato proprio per aver violato il provvedimento ed è stato condotto in carcere. In quest’ultima vicenda è accusato di danneggiamento a seguito di incendio. Ad incastrarlo le telecamere di sorveglianza che lo avrebbero ripreso mentre incendiava il chiosco, adibito anche a ristorante. Le fiamme hanno danneggiato l’ingresso e i locali della cucina ma i danni sono stati limitati grazie all’intervento di alcune persone che, con l’ausilio di un escavatore, hanno cosparso della sabbia sulle fiamme.

Il trentanovenne indagato, adesso finito in carcere, è il figlio di Angelo Carità, l’ergastolano ucciso a colpi di pistola nel giorno di Pasquetta di cinque anni fa. L’uomo era uscito dal carcere per decorrenza dei termini di custodia. Per questo omicidio è stato condannato a trent’anni di reclusione Orazio Cavallaro, originario di Ravanusa. 

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