Mafia, la sfida di Riina junior allo Stato: “buon ferragosto da via Scorsone 34”
Via Scorsone è la strada di Corleone in cui abita la famiglia Riina da molti anni, ma dal 2018 dedicata al giudice Cesare Terranova ucciso proprio dai corleonesi
“Buon Ferragosto a tutti voi da: Via Scorsone 34, 90034 Corleone, Italia”. Occhialoni da sole a specchio, cappellino sportivo e sorriso sornione. Così, Salvo Riina, il figlio minore del boss mafioso Totò Riina, nel giorno di Ferragosto ha lanciato la sfida allo Stato con un post sui social.
Via Scorsone è la strada di Corleone (Palermo) in cui abita la famiglia Riina da molti anni, ma dal 2018 le allora commissarie straordinarie del Comune decisero di cambiare il nome della via, destinandola al giudice Cesare Terranova, ucciso il 25 settembre del 1979 insieme al suo collaboratore, il maresciallo Lenin Mancuso. La ex Commissione straordinaria del Comune, composta da Giovanna Termini, Rosanna Mallemi e Maria Cacciola, che per più di due anni ha guidato il Comune sciolto per mafia decise di cambiare il nome alla strada per dare un segnale di presenza dello Stato. Che, però, a distanza di sei anni, il figlio del boss sembra non volere accettare.
Il terzogenito di Totò Riina, 47 anni, ha scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione ed è stato ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali. Dopo la scarcerazione è stato tra il Veneto e l’Abruzzo; è stato ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, e ha svolto un percorso di reinserimento sociale con l’Associazione famiglie contro la droga, terminando gli studi e laureandosi. Salvo Riina mancava da Corleone proprio dalla morte del padre nel 2017. In quell’occasione aveva ottenuto l’autorizzazione del giudice per rientrare nel suo paese per fare da padrino al figlio della più piccola delle sue sorelle. Nel frattempo ha anche scritto un libro: ‘Riina family life’, tradotto anche in inglese, in cui racconta la sua vita e quella della sua famiglia.