Palma di Montechiaro

Assenteismo al Comune di Palma di Montechiaro, in aula il racconto delle indagini

Si torna in aula nell’ambito del processo scaturito dall’operazione dei carabinieri di Palma di Montechiaro “Come Back Soon”, inchiesta che vede sul banco degli imputati ben venti dipendenti comunali dell’Ente, accusati di truffa per essersi assentati dal posto di lavoro. In aula questa mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento […]

Pubblicato 5 anni fa

Si torna in aula nell’ambito del processo scaturito dall’operazione dei carabinieri di Palma di Montechiaro “Come Back Soon”, inchiesta che vede sul banco degli imputati ben venti dipendenti comunali dell’Ente, accusati di truffa per essersi assentati dal posto di lavoro. In aula questa mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento – presieduta da Angela Wilma Mazzara – è comparso un maresciallo dei carabinieri all’epoca dei fatti (2014-2016) in servizio a Palma di Montechiaro. 

Ripercorsa l’origine dell’indagine a base dell’odierno procedimento: “L’attività inizia in seguito le dichiarazioni di una fonte confidenziale e si divide in due filoni: il primo cominciato nel 2014, in cui abbiamo svolto solo pedinamenti, ed il secondo risalente al 2016, in cui ci siamo avvalsi di attività tecniche – ha raccontato in aula il carabiniere – istallando tre telecamere nei punti di ingresso/uscita del Comune di Palma di Montechiaro”. 

L’esame del teste è poi proseguito sulle modalità di riscontro dei dati acquisiti durante l’indagine: “Abbiamo incrociato i numeri provenienti dalle cartelle che i dipendenti dovevano timbrare con le immagini video delle telecamere nascoste e abbiamo poi chiesto al comune chi fra questi avesse chiesto permessi o licenze.” Tra i casi più curiosi di assenteismo, come riferito in aula dal maresciallo, sicuramente quello di una dipendente che si sarebbe allontanata dal lavoro per andare in gioielleria, chi – invece – usciva dal Comune per andare ad aprire il negozio della moglie e chi, ancora, partecipava a funerali durante le ore di lavoro. 

Gli imputati sono: Matteo Bordino, 60 anni, Salvatore Castellino, 55 anni, Maria Collura, 55 anni, Salvatore Di Vincenzo, 53 anni, Fabio Marino, 50 anni, Gioacchino Angelo Palermo, 58 anni, Anna Provenzani, 52 anni, Giuseppe Rumè, 61 anni,  Rosario Zarbo, 52 anni, Grazia Arcadipane, 52 anni, Silvana Cancialosi, 53 anni, Renato Castronovo, 64 anni, Calogero Mario Di Caro, 59 anni, Concetta Maria Di Vincenzo, 49 anni, Ignazio Falsone, 67 anni, Vittorio Inguanta, 64 anni, Francesco Lo Nobile, 67 anni, Giuseppe Calogero Petrucci, 56 anni, Rosario Salerno, 56 anni e Baldassare Zinnanti, 64 anni.

L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore Alessandra Russo. Il collegio difensivo, tra gli altri, è formato dagli avvocati Santo Lucia, Francesco Scopelliti, Giuseppe Riso, Vincenzo Caponnetto, Liliana Azzarello. Si torna in aula il 26 novembre. 

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