Agrigento

Agrigento2020, Carlisi (M5S): “Propongono un cambiamento gattopardesco”; presentata la lista

Cominciamo oggi la serie di interviste dei candidati a sindaco di Agrigento. Grandangolo mette a disposizione dei candidati a sindaco lo spazio necessario per ragionare di politica e come governare la città in vista delle elezioni del prossimo ottobre che hanno già infiammato la campagna elettorale.Tutti i candidati avranno adeguato spazio singolarmente sollecitati dalla penna affilata del […]

Pubblicato 4 anni fa

Cominciamo oggi la serie di interviste dei candidati a sindaco di Agrigento. Grandangolo mette a disposizione dei candidati a sindaco lo spazio necessario per ragionare di politica e come governare la città in vista delle elezioni del prossimo ottobre che hanno già infiammato la campagna elettorale.Tutti i candidati avranno adeguato spazio singolarmente sollecitati dalla penna affilata del nostro direttore, Diego Romeo. Cominciamo dunque con i primi due candidati:Marcella Carlisi (troverete entrambe le interviste nella sezione Apertura del nostro sito) del Movimento 5 stelle e Francesco Miccichè a capo di una coalizione fatta prevalentemente da liste civiche gravitanti nell’area di centro destra. Poi, settimanalmente, con ricaduta nel sito www.grandangoloagrigento.it, pubblicheremo le interviste degli altri candidati: Daniela Catalano, Lillo Firetto, Marco Zambuto e Angela Galvano. Nell’ultimo spazio utile prima del blocco delle attività elettorali pubblicheremo un’intervistona collettiva con le dichiarazioni di voto.

L’INTERVISTA A MARCELLA CARLISI (MOVIMENTO CINQUE STELLE)

Alla fine ha prevalso l’orgoglio grillino che ha fatto si che lei fosse candidata a sindaco. Al di sopra di tutti le tensioni interne di cui lei mi diceva in una precedente intervista. Né  poteva essere altrimenti vista l’inesistenza di un Pd coeso.

“E’ la testimonianza della mia determinazione dimostrata in Consiglio comunale. I gradi si conquistano sul campo e il lavoro si fa con le mani  e i fatti e non con le parole. Abbiamo voluto non allearci con nessuno”.

Perché non siete riusciti ad essere governativi come a Roma?

“Lei ha accennato alle tensioni interne e probabilmente queste tensioni erano anche causate da qualche grillino che in realtà non era un grillino. La corrente purista, diciamo così, non ha voluto avere condizionamenti o cedere a compromessi anche se in politica i compromessi potrebbero risultare necessari. Noi vogliamo aprire il comune, quasi a farlo vedere per un governo partecipato”.

Però a questo orgoglio grillino non c’è stato il corrispondente controcampo di un bel programma rivoluzionato. Agrigento coi suoi problemi sarebbe stato il terreno ideale. Ho sentito deputati scendere da Roma ad Agrigento e ripetere come un mantra slogan governativi. Sono mancati i dettagli per Agrigento. Mi sbaglio?

No, no, non abbiamo presenza scenica come gli altri, parlo della mia lista e del programma di 36 pagine dove al turismo, per esempio, sono state dedicate pagine molto corpose.  Abbiamo messo idee che in questi anni ci hanno suggerito tante persone. Quindi un programma scritto a più mani. Leggendo il programma del 2015 del sindaco uscente c’è da farsi delle sonore risate , noi nel nostro abbiamo prospettato una idea di città”.

C’è qualche elemento di diversità nel vostro programma rispetto alle solite enunciazioni?

“Quello che vogliamo fare è un “ufficio Europa” perché i soldi ci sono e ce li lascerà il sindaco Firetto, abolendo le figure che ha voluto lui e con diversa e maggiore competenza.  E poi noi non campiamo di politica, ho fatto questi 5 anni di consigliera per servizio per cui, ad elezione avvenuta, se servirà un agronomo piuttosto che un architetto andremo a prenderlo per le sue professionalità e non perché mi piace questo o quello”.

Cosa rimprovera a Firetto e cosa rimprovera a lei stessa per non essere riuscita a portare a compimento?

“Quello di essersi chiuso nel suo regno, di non ammettere un dialogo con la popolazione e nemmeno con le persone che ha attorno. E’ stato un problema non solo suo ma anche di quelle persone che gli stanno attorno. Un circolo vizioso che si è creato, è sembrato di assistere al regno di un principe con la sua corte piuttosto che di un sindaco illuminato . Quello che mi posso rimproverare è di non riuscire ad essere ipocrita, a non mentire e quindi per la vecchia politica non valgo, forse avrei dovuto essere più ipocrita e avere i favori di qualcuno?  Avrei perso lo stesso, meglio così”.

Si ritrova candidata insieme a lei  la presidente del suo e nostro Consiglio comunale,  Daniela Catalano. Come sono andati i rapporti consiliari?

“Una presidenza molto in linea con l’amministrazione anche se successivamente c’è stato un discostamento che l’ha allontanata da Firetto e avvicinata a Fratelli d’Italia. In caso di ballottaggio tutto rientrerà in forma di voti e di poltrone”.

Dopo queste elezioni avrete intenzione di un avvicinamento al Partito democratico o almeno  di quello che resterà di questo partito?

“Ad Agrigento non è possibile, in questo momento il Pd appoggia Firetto, hanno stilato anche un comunicato ufficiale. Quei grillini  che hanno operato azioni di boicottamento  nei miei confronti, oggi li ritroviamo nelle liste che appoggiano Firetto, fregandosene, a mio avviso,  delle aspettative, dei sogni, dei desideri degli agrigentini”.

Il vostro rifiuto vale solo per questa frangia di Pd che appoggia Firetto?

“Loro sono divisi in tre o quattro fazioni, non si sono uniti col resto della sinistra Articolo 1. Se non si sono uniti con loro come si possono unire a noi.? Noi ci proponiamo come voce fuori dal coro rispetto a quello che c’è. Tra di loro c’è un pastone di persone che si conoscono bene e la Galvano, per esempio, è stata assessore di Zambuto  e sono pure altre persone che praticano questo gioco della politica. Se i cittadini saranno saggi questo gioco potrà essere smontato. Il problema sono queste truppe cammellate che stanno invadendo la città in modo tale che non cambierà niente, è solo un cambiamento gattopardesco”.

Intanto stamani è stata presentata la lista dei candidati al Consiglio comunale, questi i nomi: Marcella Carlisi, Santina Cattano, Alberto Castelli, Salvatore De Caro, Alfredo Rao, Domenico Bruno, Pasquale Spataro, Gerlando Alletto, Francesco Sanfilippo Monachino, Fabio Scopelliti, Gaia Roccaforte, Angelica Matilde Micalizio, Camillo Gulotta, Davide Pierluigi Musumeci, Gerlanda Fretto, Giuseppe Eduardo Guarraci, Alessandra Caldana, Serenella Affronti, Eugenia Bogatu, Francesco Zambuto, Gerlando Patti e Marco Falzone.

Gli assessori designati sono: Susy Cattano, Marco Falzone, Livio Sutera Sardo, Alfonso Scanio, Calogero Calcullo, Massimiliano Passalacqua. “

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