Agrigento

Camastra, l’ex sindaco Cascià ed il suo vice, Urso sono candidabili

Il Tribunale di Agrigento, in composizione collegiale (Alfonso Pinto, presidente; Silvia Capitano, giudice; Rossana Musumeci       giudice relatore ed estensore), riunito in camera di consiglio,  uditi  i difensori delle parti ed il P.M. in sede: rigetta il ricorso proposto  dal Ministro per l’Interno nei confronti di Angelo Cascià e Vincenzo Urso; condanna il Ministero dell’Interno al […]

Pubblicato 5 anni fa

Il Tribunale di Agrigento, in
composizione collegiale (Alfonso Pinto, presidente; Silvia Capitano, giudice; Rossana
Musumeci       giudice relatore ed
estensore), riunito in camera di consiglio, 
uditi  i difensori delle parti ed
il P.M. in sede: rigetta il ricorso proposto  dal Ministro per l’Interno nei confronti di Angelo
Cascià e Vincenzo Urso; condanna il Ministero dell’Interno al pagamento in
favore di Angelo Cascià e Vincenzo Urso delle spese di lite che liquida,
complessivamente per entrambi, in € 3.500,00, oltre spese generali, Iva e Cpa come
per legge.

E’ questo  il succo del lungo contenzioso che ha visto l’ex
sindaco di Camastra Angelo Cascià e del suo vice, Vincenzo Urso proposti dal
ministro per gli Interni alla incandidabilità a seguito dell’inchiesta “Vultur”
(il processo di primo grado si è concluso con pesanti condanne) che lasciava
intuire pressioni mafiose nei confronti degli amministratori locali provocando
lo scioglimento del Comune.

I due ex amministratori si sono
costituiti in giudizio con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino,
Massimiliano Valenza e Mario La Loggia, contestando l’intero impianto della
misura adottata, “in quanto
contraddittorio, tenuto conto del fatto che per stessa ammissione della
Commissione d’accesso che aveva proposto lo scioglimento del consiglio
comunale, gli elementi raccolti durante le indagini e le ispezioni non avevano
determinato l’emersione di un reale tentativo di condizionamento mafioso delle
scelte dell’Amministrazione”.

1 commenti
Un pensiero su "Camastra, l’ex sindaco Cascià ed il suo vice, Urso sono candidabili"
  1. Paolo francolino ha detto:

    La verilità è venuta a galla!Camastra non è patria di mafiosi! La gente del paese che è stata tacciata di mafiosità (con lo scioglimento del consiglio comunale) può lirare un sospiro di sollievo. Complimenti ai ragionieri Cascià e Urso e a tutto il Consiglio Comunale. Ma chi ripagherà i cittadini di Camastra dell’onta subita? chi potrà risollevare il paese?

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