Cassazione ribalta tutto: si torna al voto a Casteltermini
La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ribaltato il verdetto della Corte d’Appello disponendo di fatto nuove elezioni a Casteltermini per il prossimo 4 e 5 ottobre. La vicenda scaturisce dalla querelle nata in seguito all’ultima tornata elettorale nel paese agrigentino: a vincere in un primo momento […]
La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ribaltato il verdetto della Corte d’Appello disponendo di fatto nuove elezioni a Casteltermini per il prossimo 4 e 5 ottobre. La vicenda scaturisce dalla querelle nata in seguito all’ultima tornata elettorale nel paese agrigentino: a vincere in un primo momento era stato Gioacchino Nicastro che però era stato dichiarato ineleggibile dalla Corte d’Appello in seguito al ricorso presentato dal competitore Filippo Pellitteri, del Movimento Cinque Stelle, che ne aveva preso il posto.
In particolare, la Corte di Cassazione ha chiarito che la sostituzione del sindaco eletto (Nicastro) con il sindaco sconfitto (Pellitteri) “verrebbe a ledere in modo irrazionale ed illegittimo la prevalente esigenza di mantenere inalterata la scelta espressa attraverso le elezioni, verificandosi una sorta di “aberrazione” della volontà elettorale, quale si è espressa nella votazione diretta del sindaco, in forza dello spiccato prevalere dell’elemento personale: dove, invero, è proprio la conoscenza personale del candidato e della sua lista che guida la scelta degli elettori e l’affidamento del mandato mediante il voto, basato sulle precipue qualità (professionali e di competenza, etiche, intellettuali) del candidato medesimo”.