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Erosione Scala dei Turchi, Musumeci convoca vertice

“La Scala dei Turchi di Realmonte è un bene ambientale, anzi un monumento naturale da preservare e noi abbiamo il dovere di contrastare rapidamente, e con ogni mezzo, il processo di erosione in corso”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, che ha presieduto a Palazzo d’Orleans, a Palermo, una riunione tecnica […]

Pubblicato 4 anni fa

“La Scala dei Turchi di Realmonte è un
bene ambientale, anzi un monumento naturale da preservare e noi abbiamo il
dovere di contrastare rapidamente, e con ogni mezzo, il processo di erosione in
corso”.

Lo ha
detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, che ha presieduto a
Palazzo d’Orleans, a Palermo, una riunione tecnica sulle condizioni del sito
agrigentino.

Un
vertice voluto dallo stesso governatore, che ha riunito attorno a un tavolo il
sindaco Calogero Zicari, accompagnato dal capoufficio tecnico, e il presidente
dell’associazione ambientalista Mareamico, Claudio Lombardo.

Per la
Regione erano presenti l’assessore all’Ambiente Toto Cordaro, col dirigente
generale del dipartimento Beppe Battaglia, il capo della Protezione civile
regionale Calogero Foti, il direttore dell’Ufficio contro il dissesto
idrogeologico Maurizio Croce, e il capo del Genio civile di Agrigento,
Salvatore La Mendola.

Tema
dell’incontro sono state le condizioni in cui versa la bianca scogliera nel
Comune agrigentino di Realmonte, soggetta a un progressivo fenomeno di erosione
che, nei mesi scorsi, si è manifestato con eventi franosi. La natura geologica
del sito di marna bianca lo rende particolarmente fragile rispetto agli agenti
atmosferici e inadatto a una fruizione incontrollata. La pioggia e la salsedine
esercitano un’azione costante che mina l’integrità dei gradoni alla base del
promontorio. A questo si aggiunge il tema giuridico che nasce dal fatto che
l’area sembrerebbe essere di proprietà privata, condizione che complicherebbe
le possibilità di intervenire tempestivamente a tutela del sito.

“Ho richiesto di avere in tempi brevissimi – ha
dichiarato al termine dell’incontro il governatore della Sicilia – una relazione sul sito da parte del Comune,
del Genio civile e della Soprintendenza ai Beni culturali, per verificare quali
possibili interventi andrebbe effettuati per mettere quanto più possibile in
sicurezza questo meraviglioso monumento della natura che va deteriorandosi non
solo per cause naturali, ma anche per il lungo e incontrollato contatto con
l’uomo, specie nei mesi estivi. Gli eventuali interventi di salvaguardia, a
carico della Regione, restano ovviamente subordinati alla natura giuridica
della proprietà del sito. In questo senso attiverò anche il nostro Ufficio
legale per chiarire finalmente ogni dubbio. Resta, invece, di competenza del
sindaco l’adozione di eventuali misure finalizzate alla tutela della incolumità
delle persone che dovessero avvicinarsi alla roccia. Solo successivamente si
porrà il tema della gestione della Scala dei Turchi, ma la Regione su questo
fronte non intende avere un ruolo. Si troverà, ne sono certo, la strada
migliore”.

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