Agrigento

“Italia viva” di Agrigento: “Non appoggiamo alcun candidato”

Abbiamo pubblicato, doverosamente,  tutti i comunicati di Italia viva. Uno fra i primi, quello del 2 dicembre riportava parecchi nominativi di riferimento, in quello dell’8 gennaio il comunicato era anonimo e stilato in terza persona. Guarda caso, dal 2 dicembre all’8 gennaio i sondaggi davano in calo “Italia viva”-. In tempi di voltagabbana le faccio […]

Pubblicato 4 anni fa

Abbiamo pubblicato, doverosamente,  tutti i comunicati di Italia viva. Uno fra i primi, quello del 2 dicembre riportava parecchi nominativi di riferimento, in quello dell’8 gennaio il comunicato era anonimo e stilato in terza persona. Guarda caso, dal 2 dicembre all’8 gennaio i sondaggi davano in calo “Italia viva”-. In tempi di voltagabbana le faccio una domanda maliziosa. C’è stata qualche defaillance nella fede renziana? 

“Ancora il partito non è organizzato, siamo in attesa della costituzione e in questo momento non ci sono né portavoci, né coordinamenti”.

Un certo Bongiorno si definisce portavoce.

“Si, portavoce del comitato “Sturzo”. I comitati sono 5 e li abbiamo costituiti a settembre”.

Come è nata questa soluzione dei comitati? Vedo che ci sono dei grossi nomi del passato, oltre al suo ex segretario Cisl, Massimo Muglia ex sindaco democristianissimo, l’avv. Valenza. Insomma pezzi grossi  in mezzo a piccoli giovani con un ben definito curriculum.

“Questa è una scelta che ha voluto Matteo Renzi. Entro la fine del mese di Marzo avremo la costituzione del partito, faremo una grande assemblea con Matteo Renzi ma sicuramente verranno il ministro Bellanova ed Ettire Rosato, capogruppo di Italia viva”.

Un panzer questa Bellanova. La definiscono “rocciosa”

“Si, l’abbiamo incontrata un paio di volte e devo dire che una persona forte che ha idee ben chiare e conosce l’argomento di cui parla e cioè il ministero dell’Agricoltura. Ha tutto per aiutare Italia viva a crescere”. 

Lei è stato sindacalista e lo è ancora. Ma a lei sindacalista che effetto fa guardare a un Renzi che ha “umiliato” i sindacati e i lavoratori  con l’abolizione dell’articolo 18? Cosa l’attrae e la convince di Matteo Renzi , oggi?

“Mi convince e mi attrae di Renzi il fatto che è l’unico uomo politico che ha una visione complessiva del paese. Certo da sindacalista il jobs act mi ha lasciato perplesso, non c’è dubbio e anche perché è sopraggiunto in un momento in cui si stabilivano delle regole. Oggi c’è una intervista della segretaria della Cisl, Furlan, che dice come l’articolo 18 riguarda il secolo scorso”. 

“L’altro giorno lo ha detto anche la Bellanova. Ma fino ad oggi quali benefici abbiamo tratto dall’abolizione dell’articolo 18?

“Posso parlare del territorio in cui ho vissuto e dico che non  è cambiato nulla. Non ci sono stati vantaggi né svantaggi. La stragrande maggioranza delle aziende sono sotto i 15 dipendenti e non ha influito sotto questo punto di vista. E per esperienza so che quando si incrina il rapporto di lavoro è stato sempre difficile per il sindacato recuperare, anche con vertenze o bonariamente. L’art. 18 diventa più importante invece nelle aziende oltre 15 dipendenti e grandi industrie”.

Nei comunicati che abbiamo pubblicato c’è un’altra coincidenza che volevo farle notare. L’esordio di Italia viva all’Istituto Foderà con la presenza del sindaco Firetto, di Massimo Muglia che ringraziava Firetto in un contraddittorio sull’università e auspicava che fossero puniti  quanti avessero depredato l’università.  Insomma era presente tutta la compagnia di giro che aveva vista nascere, crescere e morire il Polo universitario. Una gran commedia. Ma è stato un caso o una necessità che Italia viva fosse presente? Era una segnalazione elettorale?

“Lo escludo totalmente”.

Avete già un candidato? O offrirete una stampella?

“Posso dire che abbiamo già deciso con una discussione interna che non appoggeremo nessuno. E non abbiamo un nostro candidato. Non parteciperemo alle elezioni amministrative perché il partito non è  ancora ben strutturato. Ognuno sarà libero di votare chi vuole”.

Visto che Renzi ha il gran sogno di riportare in campo la DC e con i nomi che ci sono in Italia Viva di Agrigento, la configurazione agrigentina  mi sembra sufficientemente democristiana.

“Vorrei precisare una cosa, non sapevo che Muglia avesse aderito e non conoscevo l’avv. Valenza, non avevo rapporti con l’on. Cusumano di Sciacca che ha aderito. E’ un caso ed è la prima volta che mi iscrivo a un partito politico. Per quanto riguarda i candidati sindaci dovremmo capire meglio anche se per adesso ci sono troppi slogan per i giovani e l’Europa ma di fatto nessuno ancora ha messo in campo una visione futura di questa città”.

Però alle prossime regionali andrete giù duro. Il sen. Faraone scrisse due anni fa un libro, “Voglio una Sicilia sottosopra”. Fu presentato al Posta vecchia e lo intervistai. Però dopo si è visto come è andata. Sono stati gli altri a mettere la Sicilia “soprasotto” senza che si potesse intervenire.

“Certamente, alle prossime regionali avremo delle liste”.

Ma Renzi ha delle idee politiche per la Sicilia. Ricordo che l’attuale ministro Provenzano in un convegno ad Agrigento diceva a Renzi: “Tu dici che abbiamo il sud. Ma poi che te ne fai?” Da allora ad oggi la risposta è latitante.

“Sulla Sicilia, Renzi ha una idea ben precisa. Negli ultimi incontri avvenuti a Catania si è espresso in maniera chiara sulla Sicilia e su cosa vuol fare. Saremo più chiari nei prossimi mesi e alle regionali vogliamo arrivarci ben preparati.  E’ difficile riprendere un percorso per la Sicilia ma certamente bisogna farlo. Renzi ha le idee chiare. Anche al governo nazionale non siamo solo per stare con la maggioranza ma per governare l’Italia ed essere anche di pungolo.. Ci sono 6 miliardi da spendere in Sicilia e non vengono spesi, questa è la prima azione che faremo nei confronti del governo regionale. Provenzano è in gamba, lo sa anche lui che ha le idee chiare, è uno del Pd ma noi non facciamo differenze di partito, ci alleiamo con persone che hanno capacità e conoscenza”.

Che pensate delle “sardine”? Vi fanno un baffo o le attenzionate?

“E’ positivo registrare questo movimento che rappresenta un malcontento. Devono passare alla proposta, non credo che possa diventare un partito, credo che debbano cambiare direzione altrimenti sarebbero una riproposizione del movimento 5Stelle”.

Andrea Camilleri, l’anno scorso in collegamento televisivo con i ragazzi del Liceo Empedocle di Agrigento, avverti gli studenti: “Ragazzi state attenti perché renziani e grillini sono già cadaveri”. Come l’ha presa questa battuta?

“Apprezzo e stimo Camilleri, siamo compaesani. Non credo proprio che i renziani siano dei cadaveri. Dobbiamo notare che qui da noi tante persone si stanno mettendo in gioco senza poltrone, solo per costruire una idea e un progetto”.

Per chiudere, il 25 gennaio c’è una manifestazione contro l’isolamento. Sarà la solita ginnastica sindacal-politica a rischio strumentalizzazione elettorale oppure ci vede qualcosa di utile?

“Ho già avuto modo di dire che il sindacato avrebbe fatto bene a organizzarla da solo. Probabilmente non aveva le forze per farlo. Una manifestazione insieme alla politica con i sindaci, molti di loro li apprezzo ma di fatto hanno gli stessi problemi e vanno a protestare contro chi? Il governo nazionale? Hanno gli stessi identici problemi, programmare e progettare il futuro di questa città. Il binomio politica-sindacato mi sembra un po’ strano. Come al solito rispunta ad ogni elezione il famoso “cartello sociale” che spesso è fallito in più occasioni perché poi diventa quasi un modo come influire sulla campagna elettorale”.

Determinato questo suo scetticismo. Ma i colpevoli di solito si proteggono fra di loro.

“E’ giusto che i sindacati lo facciano, il fatto è che il binomio con la politica è strano perché si dovrebbero contestare le inefficienze della politica”.

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