Industria, turismo, sviluppo economico e sociale della città di Porto Empedocle. Sono questi i temi discussi stamani nell’assemblea “Cambiamo la città per non cambiare città”. Si tratta della prima assemblea cittadina dal 2016, anno delle elezioni comunali, in cui gli empedoclini hanno la possibilità di confrontarsi. La cittadinanza ha risposto presente alla chiamata degli organizzatori. A testimoniarlo sono i 25 interventi dei cittadini che hanno preso parola e hanno espresso la loro opinione sui fatti. Tra gli interventi spiccano quelli dell’ex Sindaco Orazio Guarraci, dell’Ammiraglio Vittorio Alessandro, del presidente provinciale di Confindustria Giacomo Minio, del Presidente del consiglio Comunale Marilù Caci, di Giuseppe Lo Iacono e di alcuni consiglieri comunali (Valentina Di Emanuele, Alfonso Scimè e Giuseppe Todaro).

“A chi compete la riprogrammazione della nostra città? Una Pubblica Amministrazione non può vivere con idee ma con progetti – dice Orazio Guarraci – Abbiamo la fortuna di avere uno sbocco come il porto e non lo sfruttiamo. Il futuro di Porto Empedocle passa per la cultura e il turismo.”

“Porto Empedocle per crescere non deve restare isolata, a maggior ragione in questo momento – propone Giacomo Minio – Occorre creare una fitta rete con le città limitrofe e confrontarci, aprirci, a nuovi scenari.”

“Non per forza Porto Empedocle deve essere o solo a indirizzo turistico o solo industriale – sostiene l’Ammiraglio Alessandro – È possibile, e necessario, coniugare entrambe, così da creare un ventaglio di occasioni. Qualora uno dei due poli dovesserisentire di una certa crisi, c’è l’altro che lo sostiene”

A breve ci sarà una nuova assemblea per dare continuità al progetto “Cambiamo la città per non cambiare città”.