Porto Empedocle

Droga nel Canale di Sicilia: il veliero, le microspie fatte sparire e gli inseguimenti in mare.

L’operazione “Fish & drug” ha avuto come epicentro Porto Empedocle ma alcune misure sono state eseguite anche a Favara, Palma di Montechiaro ed Agrigento.

Pubblicato 3 anni fa

Tutto è nato dall’arresto, eseguito dagli agenti del Commissariato cittadino, di un empedoclino trovato con oltre quattro chili di hashish . Un’anomalia ha però portato ad allargare la luce investigativa chiamando a cooperare la Squadra Mobile agrigentina e la Guardia Costiera che per due anni hanno messo sotto osservazione e sotto intercettazione quelli che oggi risultano coinvolti in una delle più importanti operazioni antidroga eseguite nel Canale di Sicilia.

Guardia Costiera che ha individuato il gruppo di soggetti e inizialmente oltre cento chili di sostanza stupefacente sostituita con delle microspie che, dopo qualche ora, sono state rinvenute da coloro che erano andati a recuperare la droga.

Un “ingrosso” della droga studiato nei dettagli. Un veliero battente bandiera spagnola che abbandona in mare circa quattro tonnellate di hashish tra Lampedusa e Porto Empedocle dopo un’avaria del motore e che, non essendo tenuto a comunicare la rotta di navigazione ha potuto agire indisturbato per diverso periodo.

Un’attività di indagine che si è manifestata fin da subito anomala, come l’ha definita il Procuratore Capo facente funzioni Salvatore Vella, perchè il coinvolgimento in mare dell’attività di polizia giudiziaria non è mai facile e perchè lavorare all’interno di un porto importante come quello di Porto Empedocle non è semplice perchè il controllo da parte dei marinai sembra più capillare rispetto a quello dello stato. Sono state rinvenute anche delle microspie che sono state immediatamente fatte sparire.

Diciassette misure cautelari e oltre quaranta indagati. La Squadra Mobile, guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, ha eseguito una maxi operazione antidroga – denominata “Fish e Drug” – tra Agrigento e Porto Empedocle.

I principali indagati risultano gli appartenenti delle famiglie Volpe-Fiore di Porto Empedocle e numerosi altri soggetti che hanno avuto contatti con costoro. Nel dettaglio: tre indagati sono finiti in carcere, 6 ai domiciliari e per tutti gli altri sono stati disposti – dal Gip del tribunale di Agrigento su richiesta della Procura – misure minori come obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione “Fish & drug” ha avuto come epicentro  Porto Empedocle ma alcune misure sono state eseguite anche a Favara, Palma di Montechiaro ed Agrigento.

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