Blitz “Montagna”, per ragioni di sicurezza il pentito Quaranta “sentito” fuori dalla Sicilia
Giuseppe Quaranta, il pentito di Favara, che con le sue dichiarazioni ha collaborato a disarticolare il mandamento mafioso della “Montagna”, sarà audito fuori dalla Sicilia “per motivi di sicurezza”. E’ quanto ha annunciato. ieri mattina, il presidente della prima sezione penale, Alfonso Malato. Quaranta sarà sentito nel corso delle udienze del 16 e 17 ottobre […]
Giuseppe Quaranta, il pentito di Favara, che con le sue dichiarazioni ha collaborato a disarticolare il mandamento mafioso della “Montagna”, sarà audito fuori dalla Sicilia “per motivi di sicurezza”.
E’ quanto ha annunciato. ieri mattina, il presidente della prima sezione penale, Alfonso Malato.
Quaranta sarà sentito nel corso delle udienze del 16 e 17 ottobre prossimi.
La due giorni si terrà nell’aula bunker di Rebibbia, a Roma.
In questo troncone del processo “Montagna” alla sbarra sono finiti, a vario titolo, l’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, Calogero Principato, 26 anni, di Agrigento, Antonio Scorsone, 53 anni di Favara, Domenico Lombardo, 25 anni, anche lui favarese, Giuseppe Scavetto, 49 anni, di Casteltermini e Salvatore Montalbano, 25 anni, di Favara.
L’udienza di ieri, infine, ha visto la mancata presenza dell’ex sindaco di San Biagio Platani, a seguito di un disguido burocratico. L’ex primo cittadino del paesino agrigentino, arrestato e rinviato a processo per concorso esterno in associazione mafiosa, non è stato accompagnato dal carcere di Pagliarelli di Palermo, dove si trova attualmente recluso.