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Coronavirus, in Sicilia nascono i “Covid Hospital”: disposti 1000 posti letto

In Sicilia alcune aree sanitarie gia’ esistenti si occuperanno “in via esclusiva” del trattamento dei pazienti affetti dal Covid-19: saranno i ‘Covid-Hospital’. Questa una delle decisioni prese dalla giunta regionale, riunita in videoconferenza tra Palermo e Catania. Ai lavori ha partecipato anche il governatore, Nello Musumeci, che ha concluso il suo isolamento dopo i due tamponi negativi […]

Pubblicato 4 anni fa

In Sicilia alcune aree sanitarie gia’ esistenti si occuperanno “in via esclusiva” del trattamento dei pazienti affetti dal Covid-19: saranno i ‘Covid-Hospital’. Questa una delle decisioni prese dalla giunta regionale, riunita in videoconferenza tra Palermo e Catania.

Ai lavori ha partecipato anche il governatore, Nello Musumeci, che ha concluso il suo isolamento dopo i due tamponi negativi al Covid-19. Le aree per il Covid-19 saranno dislocate in varie zone della Sicilia, in modo da coprire l’eventuale fabbisogno per tutto il territorio. Potranno essere sia pubbliche che private, appartenenti o integrate con il Servizio sanitario regionale.

La ricognizione effettuata dall’assessorato alla Salute, con il management delle aziende sanitarie, ha gia’ individuato alcuni siti come potenziali Covid-Hospital: l’ospedale di Partinico nel Palermitano; una palazzina dell’ex ospedale Vittorio Emanuele di Catania e il Gravina di Caltagirone nella provincia etnea; un’ala del Policlinico Martino di Messina e il Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese; parte dell’Umberto I di Enna; il ‘Maggiore’ di Modica, in provincia di Ragusa; un piano dell’Umberto I di Siracusa. La Regione non esclude l’individuazione di altri siti.

 “Mentre al governo nazionale – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – abbiamo ancora sollecitato strumenti sanitari per la rianimazione, mezzi di protezione personale e misure urgenti di carattere sanitario ed economico, oggi siamo gia’ passati a deliberare i primi provvedimenti di nostra competenza. Faremo tutto quello che e’ nelle nostre possibilita’, avendo gia’ ascoltato anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Uno sforzo, quello della Regione, che possa far fronte all’eventuale evoluzione dell’epidemia e attenuare la devastante crisi economica che lascera’ questo fenomeno nella nostra Isola”.

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