Economia

Fatture false e frode fiscale, arrestato un imprenditore

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito un’ordinanza cautelare ai domiciliari nei confronti di Franco Pindemonte, 61 anni, originario del Lazio, ma residente a Carini, accusato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Palermo. Con lo stesso provvedimento il giudice ha disposto il sequestro […]

Pubblicato 4 anni fa

Gli
uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito un’ordinanza cautelare ai
domiciliari nei confronti di Franco Pindemonte, 61 anni, originario del Lazio,
ma residente a Carini, accusato di emissione di fatture per operazioni
inesistenti.

Il
provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Palermo. Con lo stesso
provvedimento il giudice ha disposto il sequestro preventivo, anche per
equivalente, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore
complessivo di circa 386.000 euro, nei confronti dei rappresentanti legali di
cinque società che avrebbero beneficiato delle fatture false emesse dalla
cooperativa Team Service arl, con sede a Carini di cui Pindemonte è il
rappresentante legale.

La
verifica fiscale svolta nei confronti della società cooperativa, ha accertato
che la cooperativa operava come società di logistica solo cartolarmente,
sull’intero territorio siciliano, essendo in realtà dedita alla sistematica
emissione di fatture per prestazioni di servizio inesistenti nei confronti di
diversi clienti, per i quali documentava prestazioni di servizio per trasporti
e facchinaggio di fatto mai effettuate.

Secondo
la Guardia di Finanza la Team Service era utilizzata come “cartiera”
per l’emissione delle fatture, non disponendo ne’ di personale dipendente ne’
di mezzi di trasporto.

 Il volume delle fatture emesse per gli anni
dal 2014 al 2018 ammonta a complessivi 2.612.175 euro. Pindemonte, originario
del Lazio ma trapiantato da tempo a Carini, con precedenti per reati di
criminalità di tipo economico, stampava fatture per operazioni inesistenti dietro
lo schermo della società cooperativa, al fine di agevolare altre imprese
nell’elusione degli obblighi impositivi. Inoltre, nei confronti delle altre
cinque società, operanti in provincia di Palermo nel settore degli
autotrasporti, individuate quali utilizzatrici delle centinaia di fatture per
operazioni inesistenti, è stato disposto il sequestro preventivo di 385.705
euro, pari al profitto derivante dal mancato assolvimento dell’Iva dovuta al
fisco.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *