Favara, 51enne assolto dall’accusa di calunnia
Al centro del processo la compravendita di alcuni scooter
Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Manfredi Coffari, ha assolto “perchè il fatto non sussiste” Giuseppe Alaimo, 51 anni, di Favara, dall’accusa di calunnia. La vicenda risale al 2019. Al centro del processo la compravendita di alcuni scooter. L’imputato, secondo quanto ricostruito, avrebbe concordato l’acquisto dei mezzi con un collaboratore di una società romana emettendo un assegno di 5 mila euro a garanzia dell’operazione.
Poco dopo, però, si era presentato dai carabinieri denunciato che la firma sull’assegno era stata falsificata. Da qui l’inchiesta che ipotizzava il reato di calunnia poiché, era questa l’ipotesi della procura di Agrigento, il 51enne avrebbe mosso accuse, pur sapendolo innocente, di falso in scrittura privata. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Davide Casà e Federico Lentini, ha dimostrato l’insussistenza del reato e l’uomo è stato assolto.