Riparte il processo scaturito dall’inchiesta antidroga denominata Supemarket.

L’operazione, condotta dall’allora commissario di Porto Empedocle Cesare Castelli, riuscì nel 2014 a smantellare tre piazze di spaccio operative nel paese individuate in una casa, in una villetta del paese e all’interno di un bar. Accertate almeno 60 cessioni di cocaina e hashish al giorno.

Gli imputati, a vario titolo, sono 25: Andrea Amato, 47 anni, Rosario Amato, 29 anni, Emanuele Amato, 22 anni, Loredana Prisma, 43 anni, Giuseppe Baio, 38 anni, Antonio Sorce, 21 anni, Francesco Di Grado, 33 anni, Francesco Lucchi, 49 anni, Gerlando Di Gerlando, 22 anni, Alfonso Alongi, 33 anni, Stefano Filippazzo, 33 anni , Francesco Fratacci, 26 anni, Ernesto Giardina, 36 anni, Pierluigi Aleo, 28 anni, Ignazio Mendola, 33 anni, Pietro Sacco, 29 anni, Luigi Pulsiano, 23 anni, Antonio Sacco, 21 anni, Carmelo Albanese, 44 anni, Giuseppe Angarussa, 33 anni, Emanuel Lombardo, 25 anni, Federico Alaimo, 32 anni, Calogero Trameli, 33 anni, Luigi Formica, 23 anni, e Alfonso Tuttolomondo, 21 anni.

Nell’udienza di ieri non si sono presentati due testi citati dal pm Andreoli e il presidente li elimina dalla lista in quanto già interrogati in precedenza.

Con tale ordinanza si sblocca dunque il procedimento che altrimenti si sarebbe nuovamente fermato come nella precedente udienza quando
il trasferimento del giudice Gianfranca Claudia Infantino ad altro incarico presso il Tribunale di Agrigento aveva di fatto “stoppato” il processo: il collegio difensivo, infatti, non ha prestato il consenso al rinnovo degli atti dibattimentali e, dunque, il processo è stato azzerato.