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Rapina in banca a Raffadali: Riesame conferma gli arresti

Il Tribunale del Riesame di palermo ha confermato quanto disposta dal gip del di Agrigento Stefano Zammuto, che pur non convalidando il decreto di fermo emesso dal pm Chiara Bisso per mancata prova del pericolo di fuga, aveva disposto comunque disposto due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di Raffaele Salvatore Fragapane, 43 […]

Pubblicato 4 anni fa

Il Tribunale del Riesame di palermo ha confermato quanto disposta dal gip del di Agrigento Stefano Zammuto, che pur non convalidando il decreto di fermo emesso dal pm Chiara Bisso per mancata prova del pericolo di fuga, aveva disposto comunque disposto due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di Raffaele Salvatore Fragapane, 43 anni di Santa Elisabetta, e Umberto D’Arpa, 52 anni, palermitano. Il terzo indagato – il 26enne Martino Merino – era finito invece agli arresti domiciliari.

Dunque il Riesame ha confermato i provvedimenti bocciando, di fatto, il ricorso presentato dalle difese di due dei coinvolti, Fragapane e D’Arpa.

Gli avvocati del terzo indagato, Martino Merino, invece, non aveva presentato ricorso contro la misura applicata nei confronti dello stesso.

La rapina di cui sono accusati i tre avvenne il 10 febbraio presso un istituto di credito di Raffadali e avrebbe fruttato un bottino tra i 50 mila e i 60 mila euro.

“Non sapevo quali fossero le loro intenzioni, l’ho capito soltanto quando sono usciti dalla banca”. Questo quanto aveva detto Raffaele Salvatore Fragapane, cugino del boss di Santa Elisabetta, fermato dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento insieme ai due palermitani. 

Avrebbero invece ammesso le responsabilità i due palermitani.

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