Ribera

Crisi idrica, sindaci agrigentini chiedono irrigazione di emergenza

I sindaci hanno chiesto la revoca del provvedimento che riserva l'acqua contenuta nell'invaso esclusivamente agli usi civici

Pubblicato 2 settimane fa

“Noi riteniamo che sia possibile assegnare per usi irrigui almeno due dei nove milioni di metri cubi di acqua al momento invasati nella diga Castello”. Lo dice Matteo Ruvolo, sindaco di Ribera, che stamattina, insieme ai suoi colleghi di Bivona, Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula, ha incontrato il segretario generale dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia Leonardo Santoro. Gli amministratori comunali, preoccupati per le sorti della vocazione agricola del comprensorio che afferisce alla diga Castello, hanno chiesto la revoca del provvedimento che riserva l’acqua contenuta nell’invaso esclusivamente agli usi civici.

Provvedimento adottato sulla base dei rilievi fatti dal Dipartimento regionale acqua e rifiuti. Santoro si è impegnato a dirimere i dubbi dei sindaci sulla destinazione dei volumi idrici della diga, e a tale scopo ha convocato una nuova riunione, che si annuncia chiarificatrice, per venerdì. Prevista a quell’incontro anche la presenza dei rappresentanti di Protezione civile, Genio civile, Dipartimento regionale acqua e rifiuti, Consorzio di bonifica e commissario per l’emergenza siccità Dario Cartabellotta. “Nel rispetto delle priorità che il governo si è dato, siamo certi che sia possibile garantire almeno una irrigazione di emergenza, e fare respirare i nostri produttori agricoli”, ha concluso Matteo Ruvolo.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *