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Il “Vangelo” secondo Matteo (Messina Denaro)

I verbali del boss di Castelvetrano fanno emergere questa novità e rievocano la lunga diatriba tra il clan mafioso Capizzidi Ribera e l'imprenditore, re dei supermercati, Giuseppe Grigoli

Pubblicato 9 mesi fa

Tengono ancora banco le dichiarazioni rese dal boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro che,  lette nella loro interezza, lasciano sbigottiti investigatori, magistrati ed opinione pubblica. Prima di passare alla lettura del verbale di interrogatorio segnaliamo le parti che riguardano fatti e vicende agrigentine, ed infatti, verranno unificati i procedimenti per mafia denominati “Annozero” e “Xydi”, entrambi con protagonista il boss Matteo Messina Denaro. Lo si evince dal verbale di interrogatorio dell’ex primula rossa di Castelvetrano redatto lo scorso 13 febbraio dal procuratore capo della Dda di Palermo Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido, e reso noto ieri con il deposito dell’atto in altro procedimento penale. L’operazione Anno zero, del 2018 portò in galera 21 fiancheggiatori e complici di MDM gravitanti nella zona belicina, Castelvetrano compresa, nel marsalese e mazarese mentre il blitz “Xydi” portò in carcere una ventina di persone, padrini, gregari della mafia agrigentina, e fece registrare arresti eccellenti come quello dell’avvocato Angela Porcello. In quest’ultimo processo la posizione del capomafia era stata stralciata perchè Messina Denaro era latitante e in questi casi la legge prevede la sospensione del procedimento. Una tranche del procedimento si è conclusa con condanne a pene comprese tra 10 mesi e 20 anni mafiosi di boss e professionisti agrigentini accusati a vario titolo di associazione mafiosa.

Questo il passaggio del verbale in cui Messina Denaro fa riferimento a questa vicenda:

Pm Guido: Allora, signor Messina Denaro lei in questo procedimento indagato ovviamente a parte tutti gli altri processi e procedimenti che ha lei ha anche un processo in questo momento per partecipazione all’associazione mafiosa pendente innanzi al Gup di Palermo.

Messina Denaro: Cioè che non è definitiva questa?

Pm Guido: No ancora deve iniziare

Messina Denaro: Ah, addirittura

Pm Guido: No sono due per la verità uno è il procedimento Annozero e l’altro è invece il procedimento sto utilizzando i termini giornalistici ma forse è più facile comprenderlo e l’altro è il procedimento Xydi invece quello con l avvocato Porcello.

Difensore: Quindi uno è del dottore Magro cd uno della dottoressa (incomprensibile) verranno unificati

Pm Guido: che però credo ora faremo riunire così faremo un unico procedimento. Ma sono pendenti avanti al Giudice per l’udienza preliminare.

Tra le pagine dell’interrogatorio del 13 febbraio depositato ieri, Messina Denaro parla di una vicenda agrigentina che vide coinvolti lo stesso Messina Denaro, l’imprenditore Giuseppe Grigoli, ras della grande distribuzione alimentare in Sicilia e il clan mafioso dei Capizzi di Ribera. Questo il passaggio del verbale in cui Messina Denaro fa riferimento a questa vicenda:

Pm De Lucia: Ecco ma tra i favori che lei chiedeva c’erano importanti affari?

Messina Denaro: Omicidi non ce n’erano questo è sicuro.

Pm De Lucia: Omicidi non ce n’erano però questioni di soldi ce n’erano tante…

Messina Denaro: Si ma là veda su di me è da 30 anni che travisano ma non che travisano voglio dire sempre volutamente anche perché poi diventava tutto quello che c’era lo gestivo io lo facevo io.

Pm De Lucia: Per carità però lei …

Messina Denaro: io cercavo di fare riavere dei soldi ad un amico mio paesano mio Grigoli Giuseppe che glieli avevano rubati. Siccome io a questo di Ribera non lo conoscevo mi sono rivolto a lui.

Pm De Lucia: A lui chi?

Messina Denaro: Provenzano

Pm De Lucia: E come ha fatto a rivolgersi a Provenzano?

Messina Denaro: Perchè sono un latitante e lui era pure latitante e quindi i canali li conosciamo non c’è bisogno di essere affiliato.

Ma ecco, di seguito, il “Messinadenaropensiero” che spiega bene personalità e disprezzo delle regole del boss di Castelvetrano:

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