In scena nella chiesa di San Nicola ”La figlia del vento” (ft)
Come avevamo anticipato qualche mese fa, il testo poetico teatrale “La figlia del vento”, di Vincenzo Arnone è stato rappresentato, in prima assoluta nella Chiesa di San Nicola ad Agrigento con l’interpretazione di Silvia Budri. Ambientato nella antica Agrigento, è un atto unico che, poeticamente, prende l’avvio da un personaggio femminile mitologico, Pantea, seguace di […]
Come avevamo anticipato qualche mese fa, il testo poetico teatrale “La figlia del vento”, di Vincenzo Arnone è stato rappresentato, in prima assoluta nella Chiesa di San Nicola ad Agrigento con l’interpretazione di Silvia Budri.
Ambientato nella antica Agrigento, è un atto unico che, poeticamente, prende l’avvio da un personaggio femminile mitologico, Pantea, seguace di Empedocle, nella filosofia e nella vita.
La figlia del vento ha trovato un palcoscenico esemplare nella Chiesa San Nicola e all’interno del Parco Archeologico, ideale luogo di incrocio tra la cultura e la spiritualità mitologica e cristiana. Era presente infatti il soprintendente Michele Benfari che ha siglato così l’importanza di un evento che dall’esterno poteva apparire uno spettacolo per élite e di cui l’informazione, come spesso capita, non ha colto appieno lo spessore.
La figlia del vento rientra nella vasta produzione teatrale di Vincenzo Arnone – sacerdote scrittore di Favara – autore di varie opere di carattere religioso, letterario, saggistico e poetico e per questo anche la politica ha voluto testimoniare la rilevanza dello spettacolo con la presenza e l’intervento del vice sindaco di Favara, Antonio Liotta.
Un comune che da poco si è data una nuova amministrazione e col quale Agrigento può intrattenere proficui rapporti culturali come è stato accennato nel corso degli interventi tra cui quello della presidente della Dante Alighieri, Enza Ierna
L’interpretazione di “La figlia del vento” è stata affidata a Silvia Budri, (cui è stata consegnata una targa d’onore), attrice fiorentina che è andata in scena nei più prestigiosi teatri d’Italia – nel ruolo di protagonista del teatro classico e moderno.
Dal 1994 in La viola di Prato con la regia di Pamela Villoresi, Due in altalena con la regia di Giampiero Becherelli; in seguito entra nel mondo del cinema e della televisione al fianco di Oreste Lionello, Orso Maria Guerrini, Arnaldo Foà. Nel 2011 è in La città di Dio (testi di Sant’Agostino) con musiche composte da Gaetano Liguori e Luciano Vavolo.
Un appropriato sottofondo musicale è stato eseguito da due violinisti, Carmelo Fallea e Luigi Sferrazza.