Il Palermo vince la finale playoff e vola in Serie B
I rosanero conquistano la promozione in Serie B
Il Palermo ha battuto il Padova 1-0 (1-0), nella partita ritorno della finale dei Playoff del campionato di calcio di Serie C, conquistando la promozione in Serie B. All’andata, a Padova, il Palermo si era imposto con lo stesso punteggio. I rosanero tornano fra i cadetti dopo tre anni trascorsi fra la Serie D e la C.Clacson e fuochi d’artificio salutano il ritorno del Palermo di Silvio Baldini in serie B, prevalendo contro il Padova nella finale dei playoff. Dopo un limbo durato tre anni, riecco i rosanero nel calcio che conta. La festa e’ iniziata subito al Renzo Barbera, con i suoi 35 mila tifosi che hanno gremito lo stadio spingendo sempre i loro eroi. Incontenibile la gioia dei palermitani e come un’onda si e’ diffusa in tutta la citta’ con il centro presso d’assalto da auto e da gruppi di tifosi.
LA RINASCITA
Il Palermo e’ tornato in serie B, tre anni dopo l’esclusione dai campionati professionistici avvenuta nel 2019 e la ripartenza del Palermo Football Club dalla serie D. Rispettato in pieno il programma della nuova societa’ costituita dall’imprenditore palermitano Dario Mirri insieme all’ex socio, l’italo-americano Tony Di Piazza, che si sono aggiudicati il bando dell’amministrazione comunale. Al primo tentativo i rosanero, guidati in panchina da Rosario Pergolizzi, hanno vinto il campionato di serie D, anche se la stagione si e’ chiusa a 8 giornate dalla fine, il 9 marzo del 2020, a causa della pandemia del Covid 19; il Palermo stava comunque dominando dopo un bel duello con il Savoia. In serie C il Palermo, con Francesco Boscaglia in panchina sostituito poi dal suo secondo Giacomo Filippi, e’ arrivato settimo nel girone C al termine della stagione regolare e dopo aver superato i primi due turni della fase a gironi ha chiuso la propria avventura al primo turno dei play-off nazionali contro l’Avellino: non e’ bastata la vittoria al Barbera per 1-0 perche’ al Partenio ha perso con lo stesso risultato e a passare il turno sono stati gli irpini per via della migliore posizione di classifica in campionato. Il resto e’ storia recente con la promozione in cadetteria, arrivata al termine dei play-off, disputati in maniera egregia, obiettivo impensabile dopo una gran parte di stagione disputata quasi nell’anonimato con discreti risultati nelle partite casalinghe e un rendimento abbastanza mediocre in trasferta. La prima importante svolta e’ arrivata a dicembre quando la societa’ ha deciso di cambiare allenatore esonerando Giacomo Filippi affidandosi all’esperto Silvio Baldini che aveva gia’ guidato il Palermo 18 anni prima nell’anno della promozione dalla serie A alla B dopo 32 anni; la sua avventura si concluse pero’ dopo le festivita’ natalizie per via di alcune dichiarazioni in cui non esito’ a rispondere in maniera colorita all’allora patron Maurizio Zamparini.
Ma Palermo, i palermitani e i loro usi e costumi erano entrati nel cuore di Baldini, come dimostrano anche i pellegrinaggi al Santuario di Santa Rosalia; proprio alla “Santuzza” promise che un giorno sarebbe tornato e cosi’ e’ stato. Il suo legame con la citta’ e’ stata la chiave di questa nuova avventura e dopo un inizio non facile, anche con alcune dichiarazioni “poco tenere” nei confronti dei propri giocatori il tecnico toscano e’ riuscito a creare una vera e propria scossa all’interno della squadra, trasformandola sul piano del gioco, ma soprattutto su quello mentale trasferendo ai suoi ragazzi coraggio e senso di appartenenza alla maglia. Vale la pena sottolineare il lavoro dell’intero staff, solo per citarne alcuni il secondo Mauro Nardini, il mental coach Nicola Colonnata e il collaboratore tecnico Mario Alberto Santana che ha fatto la storia rosanero e che Baldini ha voluto con lui. Una citta’ intera e’ stata cosi’ riconquistata e al Barbera si e’ passati da una media di 5 mila spettatori a partita a ben 35 mila per tutto l’arco dei play-off e che si sono rivelati un valore aggiunto non certo di poco conto. Il finale di stagione e’ stata una vera e propria cavalcata vincente: i rosanero hanno chiuso al terzo posto grazie a 4 successi finali, compreso quello in trasferta sul campo del Bari, gia’ promosso, all’ultima giornata. Ai play-off la squadra ha espresso il meglio di se’ soprattutto fuori casa: nel primo turno nazionale il Palermo ha battuto a domicilio la Triestina (2-1) per poi pareggiare 1-1 in casa; nel secondo turno altro successo per 2-1 in casa della Virtus Entella e 2-2 al Barbera; in semifinale, contro la FeralpiSalo’, successo sia esterno (3-0) che interno (1-0). In finale contro il Padova altra vittoria esterna 1-0 all’Euganeo. Il futuro? Tutto da scrivere perche’ probabilmente si e’ chiuso qui il ciclo di Dario Mirri da solo alla guida della societa’. Per continuare a soddisfare le ambizioni e le aspettative di una citta’ che vuole tornare ai fasti dell’era Zamparini servono mezzi economici che attualmente non ci sono e la piazza sogna in grande per via dell’interessamento di nuovi importanti acquirenti, quali lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City e di altri 9 club in giro per il mondo e dell’ex patron della Roma, l’americano James Pallotta.