Palermo

Uccise la moglie che lo stava per lasciare: condannato a 30 anni

Il gup del tribunale di Palermo, Walter Turturici, ha condannato a 30 anni di carcere Naili Moncef, 53 anni, cuoco tunisino, imputato dell’omicidio della moglie Elvira Bruno. La donna fu strangolata nell’aprile dell’anno scorso nella sua abitazione del capoluogo siciliano, nella zona di via Notarbartolo. Alla base del femminicidio la crisi della coppia e l’intenzione di […]

Pubblicato 5 anni fa

Il gup del tribunale di Palermo, Walter Turturici, ha condannato a 30 anni di carcere Naili Moncef, 53 anni, cuoco tunisino, imputato dell’omicidio della moglie Elvira Bruno. La donna fu strangolata nell’aprile dell’anno scorso nella sua abitazione del capoluogo siciliano, nella zona di via Notarbartolo.

Alla base del femminicidio la crisi della coppia e l’intenzione di lei di lasciare il marito. Il giudice ha applicato lo sconto previsto per il rito abbreviato e ha accolto le richieste del pool della procura coordinato dall’aggiunto Annamaria Picozzi. Tra marito e moglie, quando avvenne il delitto, c’era un clima da separati in casa. Elvira Bruno, 52 anni, era una badante: al rientro da una notte di lavoro, Naili Moncef avrebbe tentato un approccio sessuale.

Di fronte al rifiuto di lei avrebbe perso la testa, strangolandola nella camera da letto, dove poi la donna fu trovata morta. Il cuoco tunisino si era poi consegnato e aveva confessato.

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