Attorno alla lapide che ricorda la  battaglia di Imera, una piccola folla di poeti, scrittori di storia locale insieme all’assessore comunale Roberta Lala,  ha reso omaggio, oggi 8 marzo, a Damareta, figlia del tiranno di Akragas, Terone.

Una significativa testimonianza che il Cepasa di Paolo Cilona ha voluto riservare ad una figura femminile che dopo la vittoria degli akragantini sui cartaginesi nel 480 a. C. impose agli sconfitti di bandire dalle loro abitudini l’uso di offrire in sacrificio alle divinità, bambini e giovinetti.

“Una decisione profondamente umana – dice Paolo Cilona – e per quei tempi rivoluzionaria. Fu di certo la prima donna in assoluto a schierarsi apertamente a favore della vita contro il rito barbaro e crudele del sacrificio umano”.

Per la cronaca il piccolo monumento, ombreggiato da una palma  si trova all’inizio della Via Imera e patisce, come tanti altri luoghi della città, l’incuria e la disattenzione dell’amministrazione comunale.