Agrigento

Agrigento, proseguono i lavori di ristrutturazione della Porta dei Saccajoli

Proseguono celermente i lavori nella struttura monumentale della cripta di Santa Lucia e della Porta dei Saccajoli, ormai in fase di ultimazione: un progetto di Architettura Attiva di valorizzazione. L’area della Porta è nota agli agrigentini solo per evidenze legate a criticità e problematiche e non per il suo riconosciuto valore culturale. La Soprintendenza di […]

Pubblicato 5 anni fa

Proseguono celermente i lavori nella struttura monumentale della cripta di Santa Lucia e della Porta dei Saccajoli, ormai in fase di ultimazione: un progetto di Architettura Attiva di valorizzazione. L’area della Porta è nota agli agrigentini solo per evidenze legate a criticità e problematiche e non per il suo riconosciuto valore culturale. La Soprintendenza di Agrigento, attraverso la sezione per i Beni Architettonici e storico-artistici diretta dall’architetto Bernardo Agrò, sta realizzando gli interventi di conservazione, consistenti nella realizzazione di un opportuno progetto di messa in sicurezza, la cui direzione lavori è affidata all’architetto Calogero Gazzitano seguendo attraverso metodiche opere di restauro conservativo che faranno rivivere una parte importante della la storia della città. L’iniziativa è stata pienamente condivisa dal soprintendente Michele Benfari che ne ha condiviso la valorizzazione la “mise en valeur”.

“Il 2019 segna il momento per la presentazione di questi interventi e la loro valorizzazione – afferma l’architetto Agrò – dopo il lungo e impegnativo consolidamento e restauro, che ha portato a porre in sicurezza la struttura. Tale presentazione è programmata per la fine di maggio con l’ausilio di autorevoli studiosi e il ricorso alla formula ormai consolidata dei “Cantieri della Conoscenza” in collaborazione con la Curia Arcivescovile e il Comune di Agrigento. La cripta di Santa Lucia e la Porta dei Saccajoli – prosegue Angrò – costituiscono un unicum architettonico di rilievo e identitario legato imprescindibilmente al culto e alla storia della città di Agrigento. Palinsesto architettonico, la cui origine si deve ai Chiaromonte, è stato oggetto di un restauro conservativo e di un’analisi conoscitiva che ha dato luogo a ritrovamenti e nuove evoluzioni di conoscenza storica del bene monumentale, verificatisi in corso d’opera. Il progetto realizzato costituisce il primo di un modello di valorizzazione che mira a rinnovare l’attenzione sulle opere e sui monumenti, presentando sia gli interventi progettuali operati sulla struttura monumentale che gli avanzamenti critici e filologici emersi nel contempo e mettendo a frutto l’accresciuta centralità nel più recente dibattito sul restauro architettonico e sulla “Architettura attiva” di valorizzazione.

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