Montallegro

Bovo Marina, chiuso il parcheggio privato autorizzato dal comune

Dopo appena 15 giorni chiude il parcheggio privato autorizzato dal comune di Montallegro nella località balneare di Bovo Marina. Con un propria ordinanza il primo cittadino, Caterina Scalia, ha disposto la sospensione delle precedenti ordinanze con le quali ne aveva autorizzato l’istituzione. Nel fine settimana non sono state poche le problematiche legate alla gestione del […]

Pubblicato 4 anni fa

Dopo appena 15 giorni chiude il parcheggio privato autorizzato dal comune di Montallegro nella località balneare di Bovo Marina. Con un propria ordinanza il primo cittadino, Caterina Scalia, ha disposto la sospensione delle precedenti ordinanze con le quali ne aveva autorizzato l’istituzione. Nel fine settimana non sono state poche le problematiche legate alla gestione del traffico, visto che la zona viene presa d’assalto da una folla di turisti e villeggianti. Le motivazioni ancora non si conoscono ma sulla chiusura potrebbe aver influito la denuncia presentata, nei giorni scorsi, dai fratelli Manzone, proprietari di un terreno adiacente, oggetto lo scorso anno di un sequestro preventivo da parte della Procura di Agrigento. Chiamato in causa in merito alla sospensione del parcheggio, il Sindaco Scalia ha preferito non commentare.

“Sulla vicenda, che ci vede nostro malgrado protagonisti, sono stati usati due pesi e due misure – attaccano i fratelli Manzone. Siamo gli unici ad aver avuto il terreno sequestrato nonostante, assieme a noi, siano state indagate altre 9 persone per presunta occupazione di area demaniale,almeno secondo quanto scritto dalla Procura. Per sopperire alla mancanza di parcheggi – continuano i fratelli – il sindaco ha pensato bene di istituire un parcheggio in un’area sottoposta ad indagine penale, facendo finta di non sapere del procedimento giudiziario ancora in corso ,nonostante l’indagine sia stata avviata proprio da una segnalazione da parte del sindaco stesso . Ciò ci è sembrato un atto posto in essere a disprezzo di quanto sancito dalla legge e dalle regole della pratica amministrativa e dimostra l’arroganza nella gestione della cosa. Ci scusiamo – concludono i fratelli Manzone – per il disagio indirettamente provocato per la difficile gestione del traffico nella zona balneare, ma ci teniamo a precisare che siamo le uniche vittime di questa vicenda e ci auguriamo, pertanto, che la giustizia possa fare il suo corso restituendoci la proprietà che legittimamente ci appartiene da più di cent’anni”.

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