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Coronavirus, inchiesta Kerkent: chiesta scarcerazione per “rischio contagio”

Gli avvocati Salvatore Pennica e Rosario Fiore, difensori di Vincenzo Sanzo, 37 anni, di Agrigento, e James Burgio, 27 anni, di Porto Empedocle, hanno presentato istanza di scarcerazione in favore dei loro assistiti, attualmente detenuti presso il carcere di Caltanissetta. Secondo i legali, infatti, “in una cella di tre metri per due, in compagnia di […]

Pubblicato 4 anni fa

Gli avvocati Salvatore Pennica e Rosario Fiore, difensori di Vincenzo Sanzo, 37 anni, di Agrigento, e James Burgio, 27 anni, di Porto Empedocle, hanno presentato istanza di scarcerazione in favore dei loro assistiti, attualmente detenuti presso il carcere di Caltanissetta.

Secondo i legali, infatti, “in una cella di tre metri per due, in compagnia di altri detenuti, si rischia il contagio da Coronavirus. Le norme impongono che bisogna stare a distanza di almeno un metro per non contrarre il virus”.

Per questo motivo i legali chiedono l’applicazione della misura degli arresti domiciliari.

Sanzo e Burgio furono arrestati nell’ambito della maxi inchiesta Kerkent. Secondo gli inquirenti i due avrebbero fatto parte di una presunta banda di narcotrafficanti con a capo l’agrigentino Antonio Massimino.

La scarcerazione e gli arresti domiciliari, sempre per gli stessi motivi, è stata chiesta anche da due indagati nell’operazione antimafia Assedio: Vincenzo Bellavia, 35 anni, licatese, e Giuseppe Puleri, 40 anni, di Campobello di Licata.

Si attende l’esito di tali richieste.

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