Sicilia

In Sicilia 100 morti ogni anno per l’amianto, i sindacati: “Liberare isola entro 2028”

Dal 1998 al 2018 la provincia in cui sono stati registrati più casi di mesotelioma è stata quella di Palermo

Pubblicato 4 anni fa

“Liberare la Sicilia dall’amianto entro il 2028” perché, sottolineano Cgil, Cisl e Uil, “non bisogna più perdere tempo“. Nell’isola, aggiungono, “ci sono 100 morti l’anno per patologie derivanti dall’amianto” e l’Italia è uno dei paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie da amianto correlate.

Secondo gli ultimi dati del report dei Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM), in Sicilia si contano 1.830 casi di cui 1.471 mesoteliomi certi, 80 probabili, 263 possibili oltre a 16 casi da definire. Per domani, venerdì 19 novembre, Cgil, Cisl e Uil Sicilia, nell’ambito della piattaforma unitaria #SiciliaAmiantoFree, hanno organizzato un incontro-dibattito Priolo Gargallo nel Siracusano. L’appuntamento è alle 10 presso il Centro sociale polivalente.

“L’evento – spiegano le organizzazioni sindacali – consentirà di sviluppare possibili iniziative e sinergie con istituzioni e associazioni, a seguito dell’approvazione del Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall’amianto, già pubblicato in Gazzetta ufficiale”. Dal 1998 al 2018 la provincia in cui sono stati registrati più casi di mesotelioma è stata quella di Palermo, seguita da Catania e Siracusa.

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