Porto Empedocle

Inaugurato a Porto Empedocle il monumento agli Ufficiali AM Marco Cò e Giuseppe Cornacchia

I due militari persero la vita il 20 agosto 1999 durante un corso di addestramento

Pubblicato 2 anni fa

Preceduta da una Santa Messa presso la Chiesa Santissima Trinità, officiata da S.E. l’Arcivescovo di Agrigento Monsignor Alessandro Damiano, si è svolta stamattina presso il Belvedere via Spinola a Porto Empedocle la cerimonia di inaugurazione del monumento commemorativo dedicato al Tenente Colonnello Pilota Marco Cò e al Tenente Colonnello del ruolo naviganti Giuseppe Cornacchia.

Il monumento è formato dalla deriva di un Tornado, aereo su cui erano Cò e Cornacchia il tragico 20 agosto 1999, riportante il codice di matricola e gli stemmi dei reparti d’appartenenza dei due ufficiali. Il basamento del monumento riporta i colori del Tricolore ed è abbracciato da tre targhe commemorative in pietra lavica.

Durante l’inaugurazione, due Tornado hanno sorvolato i cieli di Porto Empedocle in onore dei due caduti. A scoprire il monumento sono stati il Generale di Divisione Aerea Degni, il Brigadier Generale Casella ed il sindaco Martello; a benedire lo stesso, Monsignor Damiano. Alla cerimonia hanno presenziato le autorità civili, militari e religiose della Provincia ed i paricorso del Falco IV e Drago IV, i due corsi accademici frequentati rispettivamente da Cò e Cornacchia. La realizzazione del monumento è stata pianificata dall’Associazione Arma Aeronautica (AAA) di Catania, organizzatrice di tutti gli eventi della giornata, con il supporto della Città e della Pro Loco di Porto Empedocle.

Il Brigadier Generale in congedo Placido Casella, Presidente dell’AAA di Catania, ha introdotto l’inaugurazione con delle parole che hanno rafforzato il legame tra la provincia di Agrigento e l’Aeronautica Militare: “Un semplice monumento dal significato profondo di tramandare memoria in particolare alle nuove generazioni. Con questo spirito, la Sezione AAA Catanese, che tra l’altro vanta un legame storico ed affettivo con la città di Agrigento in quanto intitolata al Capitano agrigentino plurimedagliato pilota Italo D’Amico, nel 2019 dopo venti anni dal tragico incidente, ha voluto ricordare questo evento e ha deciso di costruire un Monumento commemorativo dei due Ufficiali. Fra i tanti luoghi esaminati dove realizzare l’opera, la scelta è caduta su una piccola piazza di Porto Empedocle, una terrazza naturale prospiciente la zona di mare dove Marco e Giuseppe hanno spiccato l’ultimo volo della loro vita, ubicata alla confluenza di via Spinola e via Vincenzella. Con una sobria ma allo stesso tempo solenne cerimonia, diviene realtà il Monumento, semplice e lineare, costituito dalla deriva del Tornado, velivolo che i Compianti tanto avevano amato nella loro passione per il volo, recante il numero di matricola M.M.7010, la stessa del velivolo caduto, con gli stemmi del loro Stormo, il 36° di Gioia del Colle, del loro Gruppo di volo, il 156°, e del 1° RMV, il Reparto Manutenzione Velivoli che curava e cura l’efficienza della flotta Tornado.

L’opera è stata realizzata esclusivamente con contributi volontari da parte dei Soci dell’Associazione Arma Aeronautica di Catania, dai Colleghi dei Compianto del 156° Gruppo volo, dai colleghi dei corsi Drago IV e Falco IV dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dalla società Leonardo e dalla Clinica Morgagni di Catania il cui direttore, il Professore Salvatore Castorina, è stato nel lontano 1952 Ufficiale medico in AM.

L’intervista

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