Agrigento

Inquinamento a San Leone, processo sui pennelli a mare: deposizione Mareamico

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo sui cosiddetti “pennelli a mare” di San Leone che vede sul banco degli imputati gli allora vertici di Girgenti Acque a cui vengono contestate alcune omissioni nel servizio di gestione. In aula è comparso il direttore dell’associazione ambientalista […]

Pubblicato 3 anni fa

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo sui cosiddetti “pennelli a mare” di San Leone che vede sul banco degli imputati gli allora vertici di Girgenti Acque a cui vengono contestate alcune omissioni nel servizio di gestione. In aula è comparso il direttore dell’associazione ambientalista Mareamico, Claudio Lombardo: “L’inquinamento del mare di San Leone dipendeva dai pennelli a mare che non erano in grado di gestire il flusso delle acque nere”.

La scorsa udienza era stato sentito il professore Salvatore Sciacca, oggi in pensione, ma all’epoca consulente nominato dal pm Antonella Pandolfi: “Quello dei padri vocazionisti avrebbe dovuto scaricare a 3km dalla riva e invece abbiamo accertato che scaricasse a 2200 metri; il secondo, quello della Ps, addirittura scaricava a 400 metri dalla spiaggia”.

Sul banco degli imputati siedono cinque persone: l’ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione; l’ex amministratore della società Giuseppe Giuffrida; Maurizio Carlino, Pietro Hamel e Bernardo Barone. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Scozzari, Fiorello e Tirinnocchi. Il Comune di Agrigento si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Insalaco.

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