Agrigento

Lampedusa, minacce al sindaco: aperta inchiesta con aggravante odio razziale

La Procura di Agrigento, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un’inchiesta contro ignoti sulle minacce ricevute dal sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. Il Procuratore Luigi Patronaggio ipotizza anche l’aggravante dell’odio razziale. Da giorni, il primo cittadino di Lampedusa riceve lettere e messaggi di minacce e insulti per avere detto che il porto dell’isola “è aperto”. “Criminale, socio […]

Pubblicato 5 anni fa

La Procura di Agrigento, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un’inchiesta contro ignoti sulle minacce ricevute dal sindaco di Lampedusa Salvatore Martello.

Il Procuratore Luigi Patronaggio ipotizza anche l’aggravante dell’odio razziale. Da giorni, il primo cittadino di Lampedusa riceve lettere e messaggi di minacce e insulti per avere detto che il porto dell’isola “è aperto”. “Criminale, socio della mafia, portali a casa tua, comunista di merda”, sono solo alcuni degli insulti ricevuti in questi giorni, via cartolina.

Il mittente è ovviamente anonimo. “Mi scrivono sia privatamente su Messenger di Facebook oppure mi inviano delle lettere. Ne ricevo a decine”, ha confidato ieri Martello all’AdnKronos. L’ultima cartolina arriva dall’isola di Burano, dove campeggiano le casette colorate e, ovviamente, non è firmata. Martello viene accusato di aver aperto le porte ai migranti, soprattutto dopo avere detto di recente che i porti di Lampedusa “sono aperti”, riferendosi alla vicenda della nave Mare Jonio, con a bordo 49 migranti, tra cui 15 minori.

“Ma è la verità – ha detto più volte Martello – non mi risulta che ci sia un’ordinanza che prevede la chiusura dei porti in Italia e neppure a Lampedusa. E lo dimostra il fatto che negli ultimi giorni ci sono stati due sbarchi, con decine di persone, tra cui bambini e donne, arrivati al porto direttamente sui barchini. Anche se nessuno ne parla e non si fanno tweet…”. La frase che echeggia su molte delle lettere arrivate recita ‘portali a casa tua’: “Queste missive arrivano da tutta Italia – spiega Martello – oppure mi scrivono direttamente. Uno mi ha scritto che non tornerà più a Lampedusa”.

Ma, dice ancora il sindaco, “li vorrei incontrare di persona, mi piacerebbe vedere da vicino questi vigliacchi che si nascondono dietro l’anonimato. Abbiano il coraggio di farsi vedere. Ma non lo fanno”. “Brutto asino – scrive un altro anonimo a Martello – invece di pensare agli immigrati, dove hai degli interessi economici, cerca di pensare alla tua isola”. E un altro: “Lampedusa è ormai provincia di Addis Abeba?”. Fino ad ora Martello non ha presentato alcuna querela. “Che senso ha?” dice. Poi aggiunge: “Queste cose vengono alimentate da una cattiva informazione che viene fatta anche da qualche esponente del governo…”. Nei prossimi giorni, il sindaco di Lampedusa verrà ascoltato dai pm di Agrigento che acquisiranno le lettere e i messaggi. La Procura delegherà le indagini su internet.

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