Cammarata

Riqualificare il centro urbano, un’opera d’arte di Ligama a Cammarata

Il centro urbano di Cammarata si arricchisce di una nuova opera d’arte. Si tratta di un grande murales sorto in via Gerardi realizzato dall’artista siciliano Salvo Ligama, autore di tantissime opere sia in Italia che all’estero, contattato dal Prof. Renato Malta e da sua moglie, Notaio Adriana Pizzuto. L’ Opera rientra in un progetto di […]

Pubblicato 4 anni fa

Il centro urbano di Cammarata si arricchisce di una nuova opera d’arte. Si tratta di un grande murales sorto in via Gerardi realizzato dall’artista siciliano Salvo Ligama, autore di tantissime opere sia in Italia che all’estero, contattato dal Prof. Renato Malta e da sua moglie, Notaio Adriana Pizzuto.
L’ Opera rientra in un progetto di sviluppo delle attività culturali ed artistiche, programmato dall’Amministrazione Comunale di Cammarata e che coinvolgerà diversi quartieri del centro abitato, ed è per questo motivo, il Sindaco Vincenzo Giambrone ha accolto con entusiasmo l’idea di realizzare un grande murales in pieno centro storico.

“Abbiamo coltivato l’idea di estendere questa iniziativa coinvolgendo anche altri artisti per un arricchimento stilistico. Inizialmente l’artista propose un soggetto tra il reale e il mitologico, fortemente espressivo e rappresentativo, dichiara il sindaco Giambrone. Abbiamo dato l’autorizzazione all’esecuzione dell’opera, quando l’Italia si è fermata a causa della tragica e dolorosa pandemia. Non si è più parlato del murales fino ai primi timidi passi di ritorno alla socializzazione: non eravamo più quelli di prima e neanche l’idea iniziale incontrava più il nostro entusiasmo. Rivedendo il progetto con l’artista, abbiamo pensato che il tema dovesse coltivare nello spettatore la reazione alla flessione sociale ed economica a cui il coronavirus ci aveva obbligati. L’opera doveva accompagnare la volontà di risveglio del morale dei cittadini, infondere vitalità ed energia, spingere ad andare avanti per sbizzarrirsi nelle praterie della vita. Iniziare il galoppo verso nuove mete, accantonare l’esperienza del coronavirus e riprendere a vivere con rinnovato animo è stato il nostro obiettivo. L’Amministrazione Comunale deve infondere entusiasmo e accompagnarlo con atti appropriati e tempestivi. Ecco il significato vero dell’opera, che peraltro ha un risultato estetico forte e incantevole. Ringrazio l’architetto Stefania Giacchino per le sue competenze sui temi dell’arte e per la conoscenza dei maggiori artisti. Ringrazio il quartiere per avere amorevolmente assistito le fatiche del pittore, impegnato a operare lontano dalla sua terra. Ringrazio la famiglia Malta per aver scelto di sostenere la realizzazione di un’opera all’aperto, a favore di tutti, compresi loro stessi, anziché a favore di sé stessi escludendo gli altri. È un invito che rivolgo a tutti i cittadini, ognuno per la loro parte a rendere sempre più elegante il nostro antico paese, che merita tanto.
Stiamo elaborando un progetto organico per i vari quartieri del paese, un progetto ordinato che possa fare emergere le diverse peculiarità e identità caratterizzanti, tutte componenti di un unico tessuto capace di creare opportunità di sviluppo anche attraverso le multiformi espressioni del bello. L’Amministrazione, come nel caso dell’Auditorium, crede nell’arte e, come sosteneva Andrea Camilleri “L’arte genera lavoro e bellezza”.

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