Sciacca

Sciacca: in centro si collocano i piloni per i passaggi pedonali

Dopo la prima collocazione in via Pietro Gerardi, i piloni che delimitano i passaggi pedonali si stanno montando anche in Via Licata. Nei giorni scorsi si sono registrate le critiche da parte di alcuni commercianti preoccupati di non poter contare più sulla possibilità di una sosta precaria per l’auto dei loro clienti. Ora, invece, a […]

Pubblicato 5 anni fa

Dopo la prima collocazione in via Pietro Gerardi, i piloni che delimitano i passaggi pedonali si stanno montando anche in Via Licata. Nei giorni scorsi si sono registrate le critiche da parte di alcuni commercianti preoccupati di non poter contare più sulla possibilità di una sosta precaria per l’auto dei loro clienti. Ora, invece, a prendere posizione è Giuseppe Caruana, presidente della sezione di Sciacca di Confcommercio, il quale dichiara di condividere totalmente la scelta fatta dall’amministrazione comunale auspicando, addirittura, un maggior coinvolgimento di aree arricchite da interventi di questo tipo, giudicati più che mai necessari alla civile convivenza tra persone. Confcommercio, però, condivide le preoccupazioni espresse da alcuni commercianti sulla mancanza di parcheggi, una priorità su cui non si vedono interventi programmati da questa amministrazione.  Giuseppe Caruana segnala altre zone in cui sarebbe necessaria la collocazione di altri paletti come: il quartiere Santa Caterina, la salita di via Perollo-Castello Luna e la Via Licata lato est. In merito alla mancata fermata degli autobus di linea Aeternal al di là della famosa sbarra delimitante l’ingresso al complesso di Sciaccamare, Confcommercio ritiene che solo un’autorevole interlocuzione dell’amministrazione comunale con il patron di Aeroviaggi potrà definire eventuali incomprensioni tra le parti in causa. Inoltre, viene chiesta una riorganizzazione dei servizi di linea Aeternal per servire le zone balneari di San Marco – Maragani arrivando fino a ridosso delle spiagge. Su queste tematiche – conclude Caruana – bisogna aprire un tavolo di confronto che già Confcommercio chiede da diverso tempo, ma si intravedono tempi troppo lunghi per addivenire a soluzioni concrete.

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