Canicattì

Scuole chiuse, Cgil scrive al Comune: “Prevaricazione su competenze”

Il sindacato parla di "prevaricazione sulle competenze scolastiche da parte del Comune

Pubblicato 3 anni fa

La Cgil di Agrigento ha inviato una lettera al comune di Canicattì in seguito all’ordinanza con cui si disponeva la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Il sindacato parla di “prevaricazione sulle competenze scolastiche da parte del Comune”.

La lettera della Cgil

A seguito dell’emanazione dell’Ordinanza Sindacale n° 137 del 07/12/2020 avente in oggetto integrazione Ordinanza Sindacale n° 134 del 26/11/2020, la scrivente OO.SS.  compiaciuta per l’excursus  di tutte le delibere del Consiglio dei Ministri e di tutte le circolari emanate per l’emergenza COVID-19, compiaciuta che l’amministrazione comunale si sia ricordata della nota n° 1990 del M.P.I. (non è più MIUR) del 5 novembre 2020  sulla DDI, purtroppo, dopo aver emanato la propria ordinanza sindacale n° 134 del 26 novembre c.a. con la quale era stata disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado,   dimenticandosi proprio di quella importantissima nota Ministeriale che, come ben Ella cita e riporta nell’ordinanza sindacale, parla appunto dell’integrazione degli alunni diversamente abili, è stato costretto a dover emanare un’altra ordinanza di integrazione e ci sta bene visto che esiste lo strumento dell’autotutela nelle correzioni  di errori amministrativi.

Ma nella stessa ordinanza sindacale si citano accordi con le istituzioni scolastiche. Ora noi non siamo a conoscenza di quali siano i termini dell’accordo con i Dirigenti Scolastici che sono stati invitati ad una video-conferenza da Voi indetta, però, conoscendo la loro preparazione e le loro conoscenze normative ci appare difficile capire di quale accordo si stia parlando.

L’organizzazione didattica scolastica è, nei limiti delle vigenti normative, di esclusiva competenza dei Dirigenti Scolastici e del Collegio dei Docenti; le competenze didattiche e di integrazione scolastica sono sempre state all’ordine del giorno da parte di tutto il personale scolastico; la nota ministeriale e il contratto stipulato tra le OO.SS. e M.P.I. del 09 novembre che ha regolamentato la DDI ha fatto chiarezza sul ruolo e sui i tempi della didattica  in maniera sincrona e asincrona. Per il personale della scuola è di fondamentale importanza assolvere a quest’obbligo formativo e, sicuramente non vi è nessuna necessità di fare accordi con l’amministrazione comunale perché ciò farebbe venire meno le prerogative della funzione della scuola nell’ambito socio-didattico.

Ci permettiamo e ci scusiamo anche, non vorremmo che questa Sua Ordinanza Sindacale potesse indurre l’opinione pubblica a pensare che i docenti con la DDI da casa o da scuola non facessero il   loro dovere professionale.

Già alcuni organi di stampa avevano sposato questa teoria priva di qualsivoglia fondamento: con la didattica a distanza il lavoro professionale dei Dirigenti e dei Docenti si è centuplicato sia per le lezioni che per tutta la sua preparazione online e con i ben noti  risultati ottenuti dai ragazzi malgrado gli enormi sforzi profusi da tutti ad iniziare dagli studenti.

Rammentiamo, solo per dovere di cronaca e di verità, che come OO.SS. abbiamo sempre espresso l’opinione che la didattica è solo in presenza perché è proprio nell’ambiente scolastico che si creano i presupposti per formare i cittadini del domani: l’apprendimento, il confronto, la socializzazione ed i rapporti umani interpersonali. Il distanziamento sociale nella scuola non fa bene ai nostri ragazzi e la politica deve solo indicare l’atto di indirizzo non sovrapponendosi ai diversi ruoli che ciascuno riveste nella società.

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