Canicattì

Violenza di genere e tutela dei minori, Giardina: “fare rete tra Comune, associazioni e scuole”

Questa mattina in Prefettura ad Agrigento, si è svolta la riunione operativa finalizzata alla creazione di un Protocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e la tutela dei minori in situazioni di sospetto abuso e maltrattamento. Al tavolo hanno presenziato la dottoressa Vaccaro della Prefettura e la dottoressa Andreoli […]

Pubblicato 4 anni fa

Questa mattina in Prefettura ad Agrigento, si è svolta la riunione operativa finalizzata alla creazione di un Protocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e la tutela dei minori in situazioni di sospetto abuso e maltrattamento. Al tavolo hanno presenziato la dottoressa Vaccaro della Prefettura e la dottoressa Andreoli per la Procura di Agrigento.  

“È questo un argomento che sta particolarmente a cuore alla nostra Amministrazione – dichiara l’assessore Giardina del Comune di Canicatti, che, nel suo intervento nella riunione ha sottolineato la carenza endemica di assistenti sociali istituzionali e la necessità di procedere alla loro assunzione – ritengo sia doveroso l’ascolto per tempo di chi vive queste gravi situazioni per non arrivare quando il problema è già fuori controllo. È fondamentale la prevenzione tramite una rete fra COMUNE associazioni e scuole, veri fari nel nostro territorio per dare l’assicurazione a chi denuncia di non essere soli.  Sono pienamente convinto del fatto che siamo tutti responsabili, quantomeno a livello morale, e che queste problematiche devono essere condivise da tutti i soggetti coinvolti, sia da chi ha la responsabilità preventiva che da chi ha la responsabilità repressiva. La chiave di volta è nelle scuole, soprattutto per l’abuso sui minori, per il quale necessita avere la capacità di cogliere ogni piccolissimo segnale.Siamo sempre in prima linea per aiutare i più deboli, il più delle volte persone che non hanno voce e che soffrono in silenzio, vittime delle loro paure e dei loro aguzzini”.

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