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Mafia, esattore chiede pizzo a imprenditore e lui gli mostra la foto di Falcone e Borsellino

“Cosa Nostra prova sempre ad imporsi sul territorio. Ma ha anche timore. Per questo chiedono il ‘pizzo’ a commercianti e imprese fidelizzate, che in passato hanno gia’ pagato e non hanno denunciato. Il dato positivo e’ che ci sono state le denunce. Su 22 episodi estorsivi, 16 tentati e 6 consumati, abbiamo registrato 14 denunce”. […]

Pubblicato 4 anni fa

“Cosa Nostra prova sempre ad imporsi sul territorio. Ma ha anche timore. Per questo chiedono il ‘pizzo’ a commercianti e imprese fidelizzate, che in passato hanno gia’ pagato e non hanno denunciato. Il dato positivo e’ che ci sono state le denunce. Su 22 episodi estorsivi, 16 tentati e 6 consumati, abbiamo registrato 14 denunce”. Lo dice il maggiore Salvatore Di Gesare, comandante del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Palermo, a proposito del fermo nei confronti di 20 soggetti accusati di appartenere alla famiglia mafiosa di Borgo Vecchio. Un imprenditore edile, a maggio di quest’anno, era anche riuscito – si legge nel fermo – a videoregistrare una richiesta di pizzo, proveniente da Salvatore Guarino, e aveva denunciato poi il tutto ai carabinieri, consegnando anche i supporti video e audio.

Eccola, la conversazione registrata e trascritta in cui l’imprenditore rifiuta ogni richiesta. Guarino: “un pensierino che noi altri qua facciamo la festa qua ogni anno duemila euro”; imprenditore: “cosa deve fare? Non ho capito!”. Guarino: “non ha mai avuto problemi di questo generelei di dov’e’?” imprenditore: “cosa mi sta chiedendo” Guarino: “io non gli sto domandando niente prendi una carta di cinquecento euro e me la fai avere per la festa tu stai bello tranquillo”; imprenditore: “ho capito”; Guarino: “e nessuno ti disturba”; imprenditore: “cioe’ questo si chiama pizzo”; Guarino: “no no ; imprenditore: “no! Non si chiama pizzo!”; Guarino: “se era pizzo gli domandavo la percentuale del lavoro”; imprenditore: “questa lista questi magari posso io ce l’ho uno che mi da’ i soldi per pagare pero’ glielo faccio vedere vede vede questo si chiama Falcone e Borsellino”; Guarino: “e cosa cambia perche'”; imprenditore: “chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa chi parla e chi cammina a testa alta muore una sola volta”; Guarino: “si giusto! Ma morale della favola qual e’?”; imprenditore: “che lei questo se lo questi sono tutti vittime della mafia e questa e’ mafia”; Guarino: “nooo!!”; imprenditore: “dovrebbe pure dimostrare minimamente mortificato per quello che mi sta chiedendo”; Guarino: “nooo va be’!” imprenditore: “questo se lo conservi” Guarino: “no no” imprenditore: “se lo tenga se lo tenga queste sono tutte vittime della mafia se lo tenga lei che deve studiare si vergogni di chiedere il pizzo…”; Guarino: “io non sto chiedendo il pizzo”; imprenditore: “no! e che cosa mi ha domandato ora!?” Guarino: “gli ho detto io per la festivita’”; imprenditore: “per la festa si! gliela faccio vedere io la festa”.

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