Ruba una bici sotto l’occhio della telecamera, denunciato
Uno degli investigatori, grazie ad una profonda conoscenza della criminalità del territorio, ha riconosciuto quale autore dell’azione illegale un 43enne
Le attività di contrasto all’illegalità diffusa sono attuate dai Carabinieri di Catania e Provincia che operano secondo le direttive del Comando Provinciale per la prevenzione e repressione dei reati, tra cui quelli predatori.
In tale ambito, le indagini, svolte dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, hanno consentito di denunciare un 43enne catanese per “furto”.
I militari, ricevuta la denuncia, sporta da un 35enne catanese per il furto della sua bicicletta, hanno avviato le indagini individuando, in breve tempo, il responsabile del reato.
In particolare, il 35enne, vittima della sottrazione della mountain bike, ha raccontato ai militari di essersi accorto dell’ammanco nella mattinata e che quindi qualcuno la notte precedente, dopo essersi forse introdotto dall’ingresso carrabile principale, era salito su per la rampa di scale che conduce al cortile condominiale dove era stata lasciata la bici.
Considerata la presenza di una telecamera di videosorveglianza, installata proprio davanti al portone di ingresso del condominio ubicato nei pressi di Piazza Lanza, i militari dell’Arma ottenute le immagini le hanno attentamente visionate.
Ebbene, le immagini mostrano effettivamente un uomo che, proveniente dalla strada, spinge un carrello metallico della spesa con all’interno buste ed altre cianfrusaglie. Dopo aver verificato che non ci fosse nessuno in giro entra trascinando con sé il carrello e, poco dopo, esce dal cancello elettrico spingendo a mano una bici rossa e portando anche le buste che erano contenute nel carrello della spesa, abbandonato nel cortile.
Uno degli investigatori, grazie ad una profonda conoscenza della criminalità del territorio, ha riconosciuto quale autore dell’azione illegale un 43enne, già noto alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie relative a reati contro il patrimonio. Gli accertamenti che sono seguiti hanno consentito infine di rintracciare l’autore del furto e di confrontare la sua effige con quella immortalata dalle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza.
Il 43enne, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva,è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria.




