Agrigento

Agrigento, mini-arsenale in casa: difesa chiede scarcerazione dei Massimino

I difensori di Antonio e Gerlando Massimino – gli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri – hanno chiesto ieri al Tribunale del Riesame l’annullamento della misura della custodia cautelare in carcere. Zio e nipote sono finiti in manette in seguito ad un blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che, circondata casa di Antonio […]

Pubblicato 5 anni fa

I difensori di Antonio e Gerlando Massimino – gli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri – hanno chiesto ieri al Tribunale del Riesame l’annullamento della misura della custodia cautelare in carcere.

Zio e nipote sono finiti in manette in seguito ad un blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che, circondata casa di Antonio Massimino, hanno fatto irruzione trovando un mini arsenale: una pistola semiautomatica, calibro 7,65, con matricola totalmente abrasa e caricatore, con sei cartucce, due «penne-pistola» calibro 6,35, circa 200 cartucce e un rilevatore di frequenze.

L’avvocato Salvatore Pennica, infatti, ha evidenizato come «Le videoriprese sono state eseguite nell’ambito di un altro procedimento e, con queste modalità, non sono utilizzabili».

Per Gerlando Massimino, in particolare, Pennica ha posto all’attenzione “l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza”.

I giudici del Riesame decideranno circa le richieste nelle prossime ore.

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