Agrigento

Agrigento, palpeggia avvocato e le ruba in casa: chiesta condanna 

Le ipotesi di reato sono furto aggravato, violenza sessuale e – contestualmente – anche estorsione e maltrattamenti ai danni della madre

Pubblicato 1 anno fa

Il sostituto procuratore Cecilia Baravelli ha avanzato la richiesta di condanna a cinque anni e due mesi di reclusione nei confronti di G.C., 23 anni, per i reati di furto aggravato, violenza sessuale e – contestualmente – anche estorsione e maltrattamenti ai danni della madre. La richiesta di condanna è ridotta di un terzo in considerazione della scelta del rito abbreviato avanzata dalla difesa dell’imputato, sostenuta dagli avvocati Annalisa Russello e Daniele Re.

Nonostante la remissione di querela, sia della madre che della legale, il processo prosegue poiché molti dei reati contestati sono procedibili d’ufficio. Le contestazioni più recenti risalgono tra il febbraio e il marzo 2022. In una prima occasione il giovane si sarebbe intrufolato in casa dell’avvocato rubandole 600 euro e un blocchetto di assegni.

Qualche settimana più tardi entrò nuovamente nell’abitazione questa volta rubando 150 euro e, stavolta, prima di fuggire avrebbe anche palpato il seno della legale. La procura di Agrigento contesta al ventitreenne anche i reati di maltrattamenti ed estorsione ai danni della madre. Quest’ultima sarebbe stata vittima di aggressioni fisiche a partire almeno dal 2015 e anche di continue richieste di denaro.

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