Agrigento, semilibertà per Giuseppe Arnone: libero di giorno, in carcere la sera

Libero di giorno per svolgere l’attività professionale mentre la sera dovrà tornare in carcere. E’ questa la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Palermo che si è pronunciato dopo l’arresto, avvenuto in Tribunale lo scorso 27 marzo, dell’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone. L’ex ambientalista deve scontare una pena a 3 anni e 5 mesi per calunnia e diffamazione. 

I difensori di Arnone, gli avvocati Arnaldo Faro e Remo Tripodo, avevano chiesto nuovamente l’affidamento in prova ai servizi sociali. Di parere opposto invece il sostituto procuratore generale Rita Fulantelli che aveva chiesto che la pena fosse scontata in carcere. 

Numerose le prescrizioni che il Tribunale impone ad Arnone: obbligo di comunicare preventivamente gli impegni di lavoro; obbligo di disattivare il profilo Facebook e anche altri canali social anche tramite terzi; divieto di esporre manifesti al di fuori del proprio ufficio dinanzi al Tribunale; obbligo di tenere fuori dal carcere una buona condotta di vita sociale. Se Arnone dovesse violare ancora una volta le prescrizioni del Tribunale – si legge nel provvedimento – il trattamento di semilibertà potrebbe essere revocato.