All’uscita della frazione agrigentina di Villaseta, in direzione di Agrigento, si imbocca la Strada Provinciale 1. Questo tratto di strada è la destinazione preferita di incivili che abbandonano rifiuti di ogni genere lungo tutta sua lunghezza.

Un tratto di strada di circa un chilometro cosparso di sacchi di immondizia dilaniati dagli agenti atmosferici e dagli animali in cerca di cibo.

Eppure, dopo qualche centinaio di metri, esiste un’isola ecologica dove chiunque, durante le ore del giorno e negli orari di apertura, può depositare i propri rifiuti a condizione che siano ben differenziati. L’isola è a disposizione di tutti, il personale addetto è particolarmente disponibile.

Succede però che gli incivili preferiscano abbandonare i rifiuti lungo il percorso, sul bordo della strada, nel boschetto sottostante o accatastare tutto proprio davanti l’isola ecologica e all’area di stoccaggio adiacente.

Di recente, una vasta area colma di rifiuti è stata posta sotto sequestro. Ma – ci chiediamo – pensiamo davvero che una striscia di nastro bianco e rosso e tre o quattro fogli con su scritto “Discarica sottoposta a sequestro” possa dissuadere gli incivili?

Domanda superflua perché basta vedere le condizioni della discarica dopo il sequestro.

Considerato che qualcuno comunque dovrebbe provvedere alla pulizia della strada e del boschetto, ciò che risulta davvero incomprensibile è capire a chi possa giovare creare discariche di questo tipo.