Agrigento

Vie di fuga ad Agrigento, Legambiente: “Strade per aggirare i vincoli normativi”

Al centro del dibattito le vie di fuga del centro storico e di via Maddalusa per San Leone

Pubblicato 3 anni fa

Il sindaco Franco Miccichè negli scorsi giorni ha convocato una riunione operativa per parlare di vie di fuga del centro storico e di via Maddalusa per San Leone. Vi hanno partecipato il Genio Civile, la Protezione Civile, il libero Consorzio fra Comuni di Agrigento, soprintendenza e Forestale. Presenti anche i vertici tecnici e amministrativi del Comune oltre che gli assessori tecnici. Si è discusso del progetto esistente di via di fuga del centro storico che è stato realizzato in via preliminare e prevede un tracciato che si inoltra da piazza don Minzoni, scende dalla discesa seminario, poi s’inoltra per via orti, zona Santa Croce fino alla parte finale di via Garibaldi, dietro le case troglodite. Più problematica è quella di San Leone che prevede l’accesso dal ponte di Maddalusa seguendo un tracciato parzialmente esistente e che si va ad innestare sulla Ss. 115 nei pressi di Villa Forgia. Il Comune di Agrigento pensa a livello di Protezione Civile di realizzare anche questo progetto preliminare e sottoporlo al vaglio della Prefettura, della presidenza della Regione e alla direzione generale della Protezione civile regionale. Per entrambe le vie di fuga si pensa infatti di farle rientrare in un’ordinanza di Protezione civile che accorci i tempi e le fasi per la loro realizzazione. Il sindaco ha condiviso le tesi sostenute dai tecnici presenti e ha dato direttive in questo senso agli uffici si stanno adoperando in tal senso 

Sulla vicenda è intervenuta anche Legambiente Agrigento che considera la realizzazione delle due vie di fuga come un tentativo di aggirare i vincoli normativi del Centro Storico e del Parco archeologico: Dopo 10 anni si torna a parlare di progetti di vie di fuga per il centro storico di Agrigento e per San Leone. Ora come allora abbiamo la netta impressione che ciò si stia facendo in modo strumentale per riuscire ad aggirare i vincoli normativi del Centro Storico e del Parco archeologico. Di fatto si vogliono realizzare, non due vie di fuga, ma due strade per facilitare il transito ordinario di automezzi, in piazza don Minzoni, e per servire immobili in gran parte abusivi, a Maddalusa. Sembrava che la nostra città avesse fatto passi in avanti in questi anni accantonando questi progetti. Oggi dobbiamo ricrederci e siamo costretti a ricordare ciò che avevamo già sostenuto nel 2010: le vie di fuga, per loro stessa natura, devono dare modo alla popolazione di allontanarsi da un rischio incombente esclusivamente a piedi. Le vie di fuga, per quanto possibile, non devono coincidere con le strade destinate ai mezzi di soccorso. L’urgenza non è realizzare nuova viabilità, ma attivarsi per il recupero del patrimonio edilizio storico, migliorandone la sicurezza statica e sismica. Il problema della viabilità in via Duomo/piazza don Minzoni si può risolvere in modo coerente con le politiche più moderne in materia di mobilità urbana istituendo una ZTL – consentendo l’accesso ai soli residenti – e il divieto di sosta permanente lungo la via Duomo. Città con centri storici, simili a quello di Agrigento, si sono dotate da molti anni di infrastrutture per il parcheggio di prossimità e per la mobilità alternativa che hanno consentito un processo di progressiva pedonalizzazione, ottenendo il decongestionamento dell’abitato e al contempo una maggiore sicurezza per chi vive in centro storico. Considerata l’importanza di ciò che discende da queste scelte politiche e amministrative, chiederemo di partecipare alle conferenze di servizio che si andranno ad organizzare in quanto associazione portatrice di interessi collettivi e diffusi.”

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