Agrigento

Agrigento, morto per l’esplosione di una bombola: chiesti 3 rinvii a giudizio

Il 28enne, operaio della Medical Gas Criogenici, morì in seguito ad una violenta esplosione di una bombola

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Chiara Bisso, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di tre persone nell’ambito della morte di Massimo Aliseo, 28enne operaio della Medical Gas Criogenici, deceduto in seguito allo scoppio di una bombola di ossigeno il 2 gennaio 2019 nell’azienda che si trova alla zona industriale di Agrigento.

Sarà il gup Francesco Provenzano, il prossimo 16 giugno, a decidere se disporre o meno un processo a carico di Corrado Di Salvo, 58 anni, titolare dell’azienda; Nicolò Falzone, 49 anni di Porto Empedocle, e Giuseppe Campione, 37 anni di Agrigento, collega della vittima.

Ai primi due viene contestato il reato di omicidio colposo. Al titolare della ditta in particolare il fatto di aver impiegato l’operaio come addetto al riempimento delle bombole nonostante la vittima fosse un addetto alla pulizia dei macchinari e di aver affidato a Falzone il compito di occuparsi delle misure di sicurezza nonostante quest’ultimo non avesse una adeguata formazione. A Falzone viene contestato il fatto di non aver comunicato al titolare la presenza di ulteriori utensili e oggetti che avrebbero potuto danneggiare le bombole.

Infine a Campione, ex collega della vittima, viene contestato il reato di favoreggiamento perché – secondo l’accusa – avrebbe omesso di raccontare di aver spostato una motocicletta che si trovava all’interno del capannone subito dopo l’esplosione.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *