Agrigento

Carabinieri riconsegnano ad Agrigento il primo atlante moderno: era stato trafugato

Il volume, che era stato trafugato, risale al 17º secolo ed è considerato il primo atlante moderno della storia

Pubblicato 3 anni fa

Il prezioso volume “Theatrum Orbis Terrarum” di Abram Ortelius – risalente al 17º secolo – torna a casa, ad Agrigento. Sono stati i carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna, insieme ai militari del Comando Provinciale di Agrigento, a recuperare il tono che era stato trafugato dal patrimonio librario della Biblioteca del vescovo Andrea Lucchesi Palli. Il volume, dato alle stampe per la prima volta il 20 maggio 1570, è considerato il primo vero atlante moderno consistente in una raccolta di mappe con testi a supporto, che formavano un libro impreziosito dall’aggiunta di lamine di rame incise specificatamente.

“Le complesse indagini condotte dal reparto specializzato dell’Arma, coordinate dalla procura di Bologna e svolte con l’ausilio dei Ris di Parma e dei funzionari specializzati in materia libraria della sopritendenza archivistica e bibliografia dell’Emilia Romagna, hanno permesso di odiare la traccia di intimano a umido presente sull’opera libraria e accertane  così la sua provenienza illecita, ha dichiarato il Tenente Colonnello Giuseppe De Gori che ha illustrato le fasi del recupero del volume. Essenziali sono stati gli accertamenti storico bibliografico forniti dal direttore della biblioteca lucchesiana, attraverso i quali è stato possibile acquisire i dovuti riscontri inventariali del bene e datarne così la sottrazione in epoca antecedente al 1947. I risultati investigativi hanno consentito all’Autorità giudiziaria di disporre il sequestro del volume, impedirne la commercializzazione ed esportazione all’estero e permettere così la restituzione alla biblioteca Lucchesiana”

La cerimonia di riconsegna è avvenuta questa mattina presso la Biblioteca Lucchesiana. L’evento, è stato coordinato dal diretto don Angelo Chillura.

Un’operazione che ha consentito di riportare a casa il prezioso esemplare, che torna a essere patrimonio di tutti e a disposizione della collettività, dice Don Angelo Chillura, direttore della Biblioteca Lucchesiana. Molto probabilmente il volume fu trafugato all’inizio del 900 fase di crisi della biblioteca.”

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