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Giro di usura a Canicattì, 3 condanne e 7 assoluzioni

La sentenza del processo scaturito dall’operazione “Cappio” a Canicattì

Pubblicato 2 anni fa

I giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato con a latere Giuseppa Zampino e Alfonso Pinto, hanno disposto 3 condanne e 7 assoluzioni nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Cappio” su un giro di usura a Canicattì. 

La pena più alta è stata inflitta ad Antonio Maira, 71 anni: per lui otto anni, dieci mesi e venti giorni e 20 mila euro di multa; cinque anni è la condanna inflitta al fratello Giuseppe Maira, 66 anni, e Giuseppe Lo Brutto, 57 anni. Entrambi dovranno pagare anche una multa di 10 mila euro. 

Il tribunale di Agrigento, come peraltro aveva richiesto il pubblico ministero Gloria Andreoli, ha assolto: Angelo Gloria, 59 anni; Giuseppe Zucchetto, 47 anni; Calogero Liuzzi, 41 anni; Ivan Sciabbarrasi, 45 anni; Antonio Gianluca Canicattì, 37 anni; tutti di Canicattì, Angelo Valletta, 65 anni, di Enna; Giuseppe Liuzzi, 39 anni, di San Cataldo. 

I giudici hanno altresì disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Agrigento in seguito alla testimonianze, ritenute non cristalline in quanto diverse da quanto dichiarato in fase di indagine, rese da 12 persone durante il dibattimento. 

L’operazione Cappio è stata eseguita nel 2012 e ha fatto luce su un giro di usura a Canicattì. I fratelli Maira, oggi condannati dal tribunale, sono stati fermati lo scorso anno sempre per gli stessi reati e condannati nel gennaio scorso. Ad entrambi – la Divisione Polizia Anticrimine, Sezione Misure di Prevenzione patrimoniali della questura di Agrigento – ha sequestrato inoltre 400 mila euro. 

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