“Manomettono scena di incidente mortale a Lampedusa”: in cinque dal Gup

Si è celebrata ieri mattina, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco, la prima udienza preliminare nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Alessandra Russo nei confronti di cinque persone accusate, a vario titolo, di omicidio colposo e favoreggiamento. Si tratta di Domenico D’Agostino, 47 anni titolare di una ditta di autonoleggio, e dei suoi quattro dipendenti: Erminio Votano, 60 anni di Agrigento; Fabio Messina, 30 anni di Agrigento; Faouzi Zouabi, 55 anni residente a Lampedusa e Carmelo Annibale, 39 anni di Agrigento. 

Udienza chiamata e subito rinviata al 16 marzo per il legittimo impedimento di uno degli avvocati del collegio difensivo. Intanto potrebbe prendere sempre più corpo l’ipotesi – al momento però rimane tale – di una possibile richiesta di patteggiamento che gli imputati potrebbero avanzare. In ogni caso, qualora si raggiungesse un accordo tra le parti, lo stesso dovrà poi essere sottoposto all’attenzione del gup che ha l’ultima parola.  La vicenda risale all’aprile scorso quando nel pieno centro di Lampedusa un’auto travolse il 65enne Giovanni D’Ippolito mentre si trovava seduto davanti la propria abitazione tra le vie Duse e Verdi. L’uomo fu trasportato all’ospedale Civico di Palermo dove dopo pochi giorni morì. Quell’auto parcheggiata in discesa, secondo l’accusa, sfuggì dal controllo di Messina che la stava lavando e, per errore, disinserì il freno a mano. 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti dopo il tragico schianto fu innescata una messinscena sostituendo la Renault Scenic (nel frattempo ripulita) che aveva travolto la vittima con un Fiat Doblò.  L’accusa di favoreggiamento riguarda Votano, Annibale e Zouabi perché avrebbero eluso le investigazioni dei carabinieri di Lampedusa.