“Minacce a sindacalista”, a giudizio vicesindaco e vigile del fuoco di Lampedusa
Vicesindaco e vigile del fuoco, nonché suocero e genero, sono accusati di aver minacciato un sindacalista della Uil
Inizierà il 28 marzo il processo, davanti il giudice di pace di Agrigento, a carico di Salvatore Prestipino, 55 anni già vicesindaco di Lampedusa, e del genero Giusto Meli, 41enne Vigile del Fuoco in servizio sull’isola. I due sono stati citati direttamente a giudizio dalla Procura di Agrigento per il reato di minaccia nei confronti del sindacalista della Uil dei Vigili del Fuoco di Agrigento, Antonio Di Malta.
La vicenda risale al febbraio 2020 al culmine di una discussione nata nella caserma dei Vigili del Fuoco. Di Malta aveva “puntato il dito” contro il consiglio comunale di Lampedusa che si sarebbe opposto alla concessione delle dovute autorizzazioni per la concessione di un terreno dove sarebbe dovuta nascere una nuova caserma. In quell’occasione il Vigile del Fuoco Meli avrebbe stretto con forza la mano ed il braccio destro di Di Malta dicendogli: “La prima volta mio suocero ti spaccò il culo e ti ha fatto abbassare le ali.. non ti preoccupare che ce l’hai salvata.. pezzo di…”. In seguito allo stesso Di Malta arrivò la chiamata anche del suocero nonché vicesindaco: “La devi smettere dì parlare dì me con mio genero, poiché io ti metto la testa al posto dei piedi e ti rompo le corna”.
Meli e Prestipino sono difesi dall’avvocato Nicolò Grillo mentre Di Malta è rappresentato dall’avvocato Antonio Zimbardi.